“L’Informazione è il fondamento di tutto”  Dr Pang Ming

Da Cuore a Cuore A.S.D.

Dien Chan®, stupefacente Multi Riflessologia Facciale nata in Vietnam il 26/03/1980 dal geniale Prof. Bui Quoc Chau, è composto da tecniche di massaggio e pressione effettuate su determinati punti del viso chiamati “Punti BCQ” (dal nome del suo fondatore), da schemi di riflesso sul corpo umano, e dalla rivoluzionaria teoria della similitudine di forma.
Si chiama “Multi” Riflessologia Dien Chan® perché non è unidirezionale, non prevede un’unica corrispondenza, ogni suo punto è multi, riflette diverse parti del corpo (e non una sola), ed ogni parte del corpo ha diversi punti di riflesso BCQ.

Sono riflessologa Dien Chan® dell’Accademia Dien Chan® di Desenzano del Garda (Bs), ed ho sentito parlare dell’effetto particolare dei punti BCQ 26 60 dalla mia Insegnante Truong Thi My Le che ha introdotto per prima il “mantra 26-60” in Italia.
26 60 sono numeri molto conosciuti e praticati dai riflessologi Dien Chan® in Vietnam: rappresentano lo schema dell’Amore e sono punti che aprono le porte di tutti i Cuori.

Ve lo spiega My Le in questo video:

 

[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=ccMn_kHS-VU[/embedyt]

 

Ecco la “Piramide Dien Chan®” sul viso con i punti 26 60, a me piace chiamarla così:

 

Il punto 26 nel Dien Chan® agisce su Cuore, Cervicale, Gola, Seni facciali, Ipofisi e sul Nervo Parasimpatico, è il punto del “Terzo Occhio”o punto Yintang, via di accesso al Dantian superiore.
Il punto 60 agisce su Cuore, Occhi, Polmoni, Seno, Fronte, Lingua, Viso, Braccia, Avambracci, Mani, Dito Medio, Vescica.

Altro particolare degno di nota, i numeri nel logo del 26 60 si leggono sia in orizzontale che in verticale…

…..E LA SOMMA E’ 8!

Se volete sperimentare, ripetete i numeri 26 60 come un mantra, per almeno 30 volte per rafforzare le intenzioni espresse e favorire il buon esito delle stesse, i numeri diventano così un MEZZO. Ripetete l’intenzione rafforzandola anche con la voce del Prof. Bui Quoc Chau, in questo video.

Prendo spunto dal “Sigillus Sigillorum” di Giordano Bruno per allacciarmi alla potenza dei numeri:
“Apollo ispira i numeri ai vati cosicché tu comprenda che i numeri non sono altro che certi limpidi principi metafisici, fisici e razionali, che sia la materia e l’intelletto, quando si dispiegano e si espongono alla forma superiore o Luce, sono in grado di concepire in sé, secondo l’una o l’altra modalità di conoscenza”, quindi per Giordano Bruno i numeri sono dei “limpidi principi” da utilizzare nel mondo fisico ma anche in quello invisibile che crea la realtà e cita Apollo quale Dio del Sole e la sua Luce, forza trasformatrice. E ancora: “Dio è mente sopra tutte le cose, mente insita in tutte le cose è la Natura, mente che tutte le cose pervade è la ragione, Dio prescrive e ordina, la Natura esegue e compie, la ragione contempla e discorre…Dio monade fonte di tutti i numeri. La Natura è numero numerabile, grandezza misurabile, momento determinabile, la ragione è numero numerante, grandezza misurabile, momento di valutazione” (dal “De minimo”, molte grazie a Michele Proclamato e al sapere dell’ottava).
Giordano Bruno collegava Dio (Mente) alla Luce, e spiegava che i numeri sono emanazione diretta dell’Eterno, destinati ad essere utilizzati dalla Natura e numerati dalla ragione.
Sia la Natura, attraverso la materia, che l’uomo, attraverso l’intelletto, possono concepire i numeri secondo due modalità:
“I numeri conducono dal mondo umbratile dei corpi a quello delle idee. La luminosità ideale compenetra la nostra ragione attraverso la funzione mediatrice dei numeri” dal “Sigillus Sigillorum”.
Attraverso i corpi, le ombre, le forme, dal mondo delle idee, dalla ragione, così operano i numeri e bisogna anche intuirli.
E’ d’obbligo citare anche Platone, allievo di Socrate e maestro di Aristotele, per arrivare alla sua descrizione di come gli elementi Fuoco-teatedro, Terra-cubo, Aria-ottaedro ed Acqua-Icosaedro, appaiono in Natura, la loro forma geometrica (solidi platonici) e come condiziona il modo in cui gli elementi si comportano e si relazionano fra loro.
Ai quattro elementi, associati ai quattro solidi platonici, si affianca un ultimo solido platonico, il dodecaedro di 12 facce, nel Timeo leggiamo che una figura a dodici facce fu usata dal Creatore per il “Tutto”.

Queste ipotesi potrebbero essere una grande verità che gli antichi conoscevano!

Sono disposta a pubblicare testimonianze sotto questo articolo sugli effetti della sua recitazione, scrivetemi all’indirizzo mail mariagrazia©dacuoreacuore.it. Grazie!

Da Cuore a Cuore…26-60!

Maria Grazia Mauri

 

Zu Chang, il Campo di Qì del Zhineng Qigong, è composto dallo Hunyuan Qì che si genera dall’unione del Qì del Maestro, con il Qì del mondo naturale e il Qì di ogni essere vivente.

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