Da molti anni gli insegnanti occidentali di Reiki collegano la pratica Reiki ai chakra, ruote e centri di energia situate nel corpo, legate al sistema energetico delle tradizioni religiose dell’India, base dello yoga e della medicina ayurvedica, con i punti marma.
Nella scuola internazionale Komyo® ReikiDo del monaco Buddhista giapponese Rev. Hyakuten Inamoto, (di cui sono insegnante autorizzata) i chakra non sono né citati, né collegati al Reiki, motivo per cui non sono insegnati nei quattro livelli del percorso Reiki, rispecchiando così la realtà dell’insegnamento Giapponese, nella Gakkai, la scuola di Usui, Reiki non è collegato ai chakra.
Il Giappone è stato influenzato dalla Cina nel corso dei secoli, in diversi aspetti della propria cultura, per molto tempo i giapponesi hanno assorbito elementi culturali esterni, rielaborandoli in maniera propria. Anche la scrittura giapponese è derivata dai caratteri cinesi, introdotti verso il VI -VII secolo d.C., grazie alla diffusione del Buddhismo. Sappiamo ormai da anni che Sensei Mikao Usui fu dalla nascita alla morte un Buddhista, la sua famiglia era seguace del Buddhismo Tendai.
L’energia vitale (Qi per i cinesi, Ki per i giapponesi) è chiamata anche Prana dagli indiani (dal sanscrito, vita, respiro, spirito), ed è il soffio che infonde vita, immesso in noi attraverso il respiro che circola nel nostro corpo tramite i centri e i canali energetici. I Veda, antichissima raccolta in sanscrito vedico di testi sacri, sono di primaria importanza per l’ insieme di dottrine e credenze religiose dell’Induismo, il Rig Veda è il pilastro principale e testo più antico dei Veda, contiene molti riferimenti ai principi dell’Ayurveda, tuttavia l’Ayurveda è principalmente legata all’Atharva Veda, che è più recente del Rig Veda. Il massaggio Ayurvedico è basato sulla conoscenza dei punti marma, punti vitali e luoghi anatomici di riflesso, punti di incontro del prana, dei muscoli, vene, arterie, tendini, ossa e articolazioni. Questi punti sono uniti da un filo comune o canale sottile, dette nadi. I marma sono attivati dall’energia del prana che li raggiunge attraverso i canali sottili. I punti marma sono 365, ma se ne usano principalmente 43. Il sistema di riequilibrio energetico indiano può essere considerato simile, anche se diverso da quello cinese.
Quasi nessuno collega Kampō o Kanpō (la medicina giapponese) al Reiki, ancora molte persone parlano di Reiki e Chakra, meglio sarebbe collegare Reiki non ai chakra ma ai meridiani di agopuntura, alla luce del fatto che il sistema Kampō è una delle branche della medicina orientale tradizionale, fondata sui vecchi insegnamenti dei canoni classici della medicina cinese.
In questi video è possibile vedere come il dottor Kanzawa, insegnante giapponese di Ki-Kou, rilassa gli animali facendoli dormire attraverso la pratica, e possiamo anche notare quanto Ki-Kou sia diverso dallo Yoga in tutto e invece molto simile a Reiki. Per il resto… niente di nuovo per chi conosce Reiki, i praticanti infatti sanno quanto rilassa!
Vedere i risultati dell’Energia diretta in questo modo, è comunque una conferma evidente e certa, anche se i praticanti Reiki già lo sanno: l’Energia parte, segue l’intenzione ed arriva!
Alcune fonti dichiarano che Sensei Usui entrò in contatto con numerose persone durante la sua vita, alcune famose e conosciute in Giappone con grandi valori spirituali, fra i quali: Morihei Ueshiba, fondatore dell’Aikido, Onisaburo Deguchi, fondatore della Religione Omoto, Toshiro Eguchi, fondatore di una propria Religione, assistente e molto amico di Usui, Gichin Funakoshi, fondatore del karate moderno e Jigoro Kano, fondatore dello Judo. Le Arti Marziali giapponesi rappresentavano le tecniche di allenamento al combattimento dei samurai nel Giappone del Medioevo, il termine “marziale” significa combattere o lottare. La famiglia di Sensei Usui discendeva dalla tradizione Samurai ed erano Hatamoto, termine che indicava l’origine da alti ranghi Samurai. Lo stemma della famiglia di Usui era composto dalla luna e dalle stelle, simboli del Myoken Bodhisattva, icone per Samurai e stemma familiare dei Chiba. Alcune fonti sostengono che anche Mikao Usui praticò le arti marziali, ed ottenne il titolo e la licenza più alti nell’uso delle armi e nella lotta corpo a corpo, Menkyo Kaiden.
La storia narra che la medicina Giapponese è stata alimentata, nel corso dei secoli, da tre correnti: quella cinese, con ascendenze indiane e buddhiste, quella occidentale e la corrente della medicina tradizionale-popolare. Lo studio e l’adattamento della medicina cinese da parte dei giapponesi è detta Kampō o Kanpō (漢方?), ed è indubbio che medicina tradizionale giapponese sia quindi legata all’antica Cina (dinastia Han: 206 a.C al 220 d.C), giunta in Giappone tramite la penisola Coreana, a partire dal V-VI secolo d.C. Il legame e la diffusione della civiltà cinese in Giappone, infatti, è principalmente dovuto alla Corea, per quanto concerne l’ambito medico, è certo che i primi medici stranieri furono coreani, a loro si deve l’introduzione in Giappone dei libri di medicina cinese, con l’aggiunta di preziose esperienze personali e con informazioni conosciute attraverso il confronto con monaci Buddhisti missionari. Tuttavia il Buddhismo influì molto sull’arte medica e soprattutto sulla cura e l’accudimento dei malati, e nel VI-VII secolo i medici giapponesi, per completare la propria formazione, iniziarono a recarsi in Cina.
Il nome Kampō ( o Kanpō) è composto dal termine “kan” che indica la dinastia Han, e “po” , che significa “modo”, “metodo”, il significato è “il modo di (curare) della dinastia Han.” La dinastia Han oltre all’uso dell’agopuntura e della moxibustione, utilizzava principalmente la farmacopea erboristica, ma includeva anche il TAO-IN (DO-IN in Giapponese), pratica di auto pressione abbinata ad esercizi di respirazione e stiramento, l’AN-MA, o AMMA, o ANMO, che comprendeva tutte le arti di manipolazione cinese (AN = premere, eliminare, MA = strofinare, richiamare); e l’AN-KYO, esercizi di respirazione, di stiramento e di manipolazione dell’addome.
In Giappone, Kampō fu la medicina ufficiale praticata fino al periodo Meiji (1868), e dopo la guerra civile nel 1867, il nuovo governo decise di adottare solo la medicina occidentale come sistema medico ufficiale del paese. Di conseguenza, la medicina Kampō declinò lentamente e fu praticata da pochissimi medici. Mikao Usui nacque nel 1865, quando la medicina Giapponese Kampō era ancora in uso, qualcuno sostiene che si interessò anche a Kampō (informazione che non posso verificare), anche se venne dimenticata negli anni. Nel 1883, il governo giapponese con una legge, ritirò le licenze mediche di tutti i praticanti Kampō esistenti, ma nonostante la perdita della legittimità, un piccolo numero di medici continuò a praticare in privato.
Nella metà del periodo Showa, “periodo di pace illuminata”, compreso tra il 25 dicembre 1926 e il 7 gennaio 1989, la medicina Kampō iniziò a ritrovare la sua perduta popolarità, ottenendo sempre più riconoscimenti internazionali. L’agopuntura, parte integrante della medicina Kampō, subì un forte aumento di applicazioni dopo la visita del presidente americano Nixon in Cina nel 1972, quando il New York Times pubblicò un articolo internazionale sull’agopuntura.
La pratica della medicina Kampo aumentò anche nel 1957, anno in cui il Giappone iniziò a produrre granuli di erbe. Solo nel 1976 Kampō fu ufficialmente rivalutata e reintegrata all’interno del sistema nazionale Giapponese e condivide ancora molti principi e pratiche della MTC.
Molti medici di Kampō consultano ancora oggi lo SHANG HAN LUN, trattato delle malattie da freddo
scritto da Zhang Zhongjing alla fine della dinastia Han (206 aC ~ 220 dC), un testo che ha stabilito alcuni dei punti fondamentali della cultura medica cinese: la progressione e l’interdipendenza dei sintomi e degli eventi patologici.
Attualmente in Giappone ci sono 148 formule e circa 148 erbe approvate dal Japanese National Insurance , la medicina Kampō è utilizzata da oltre il 70 per cento dei medici giapponesi, tra cui quasi il 100 per cento degli specialisti giapponesi in ostetricia e ginecologia. I farmaci Kampō sono prescrizioni regolate dal governo e chiamati farmaci etici, venduti in granuli o concentrati yaku butsu e sono formulazioni a base di erbe, chiamati anche farmaci Kampō, utilizzati in tutto il Giappone, anche negli ospedali di insegnamento universitario, dove, insieme con la medicina allopatica, i medici insegnano agli studenti come prescrivere formule Kampō. Se le traduzioni in inglese dei testi medici asiatici dai giapponesi sono rare, quelli nel campo della medicina delle erbe Kampō lo sono ancora di più. In alcuni tentativi di traduzioni molti dei termini Kampō non possono essere facilmente tradotti con precisione e possiamo solo sperare che in tempi futuri la fonetica e i termini giapponesi (Rohmaji) possano essere conosciuti meglio di quelli cinesi.
I “canali” citati spesso nel Reiki, sono riferiti ai meridiani dell’ agopuntura cinese, dove la malattia nasce da uno squilibrio del flusso nei meridiani. I chakra “indiani” sono collocati sull’asse dei meridiani di Vaso Concezione/Vaso Governatore “cinesi”, ma Qi Gong è molto diverso dallo Yoga. Nella pratica di Qi Gong (lavoro con l’energia) i praticanti Reiki sono molto avvantaggiati. Pochi Master Reiki ne parlano o lo insegnano: il ripristino dell’equilibrio Yin e Yang è l’obiettivo di un trattamento Reiki.
Vaso Concezione (Ren Mai) possiede la più forte energia Yin, e a questo meridiano sono collegati tutti i canali Yin. Vaso Governatore (Du Mai) possiede la più forte energia Yang, a questo meridiano sono collegati tutti i canali Yang. Alcuni autori ritengono che i canali straordinari sono i primi a formarsi dopo il concepimento e sono il risultato della divisione cellulare dell’embrione.
Li Shi Zhen, scienziato, farmacologo e botanico cinese, disse:
“I canali straordinari sono la radice della Grande Via del Cielo Anteriore, il Du mai, il Ren mai e il chong mai sono la Fonte della Creazione” – Maciocia G.
La mia esperienza, legata ad anni di pratica Reiki e Qi Gong, conferma che si ottiene molto beneficio nell’unire queste due discipline, con risultati sorprendenti e con un evidente potenziamento energetico, motivo per cui consiglio ai praticanti Reiki di avvicinarsi al Qi Gong, conoscerlo e praticarlo; per chi abita in Brianza, tengo lezioni settimanali di Qi Gong salutistico nella mia associazione ed anche in un ospedale Brianzolo. Anche il Qi Gong della Gru Bianca di Okinawa, isola del Giappone, è compreso nella mia pratica, in quanto sono operatore con attestato “Fuku-Shidon” – Hakutsuru Kikò, riconosciuto da “Okinawa Karate Kobudo To Nihom Budo Taigishin-Kan Kyokai” member entity of International Karate Kobudo Kenshikai Organization & Okinawa Sinzanryu Koshinkan Karate Kobudo Kyokai e con attestato Ainao “Operatore Qi Gong della Gru Bianca di Okinawa”, entrambi ottenuti con formazione presso Ainao – Gavirate, con il Prof. Angelo Bonanno.
Qi Gong, attualmente, non è molto conosciuto, sono però fiduciosa per il futuro.
In sostanza, se la malattia nell’essere umano nasce da uno squilibrio fra Yin e Yang, ed anche tutto il Cosmo si basa sui due principi opposti (Yin e Yang), mi domando… forse il mondo è nel caos per questo motivo?
Reiki e Qi Gong (Ki-Kou) sono tecniche splendide per ritrovare il prezioso equilibrio nel corpo di ogni essere umano vivente sul Pianeta blu, è fondamentale praticarli ed usarli per diffondere l’equilibrio anche nel mondo, del resto lo diceva anche Gandhi “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.”
Da Cuore a Cuore, lavorando con l’Energia!
Maria Grazia Mauri