Il Reiki Universale è nato a Casatenovo (LC), in Brianza, il 21 Giugno 1997, dall’incontro di 9 Master “Tradizionali”, fra cui Francisco Ibanez Martinez, ed “accorpa” 3 tecniche Reiki: Usui, Tibetano e Karuna.
I 9 Master furono iniziati ai tre metodi Reiki singolarmente (frequentando un seminario per volta) e decisero di diffondere agli allievi Reiki un sistema più completo, raggruppando in un solo metodo le tre tecniche, ma solo dopo attente valutazioni e prove positive sull’efficacia della nuova tecnica di armonizzazione e insegnamento.Infatti, i 3 metodi, sono solitamente trasmessi ed insegnati separatamente, ciò significa che una persona per apprendere queste tecniche è costretta a frequentare più seminari (con costi maggiori).
Con Reiki Universale, in ognuno dei tre livelli, sono trasmessi parte dei 3 metodi, con un’unica armonizzazione per livello.Come insegnante, confermo l’efficacia delle armonizzazioni del Reiki Universale, anche se singole (ovvero non 4 come per il primo livello Reiki “tradizionale”, ma una sola armonizzazione per livello).
Mi hanno scritto parecchie persone in questi anni (non miei allievi), a volte molto spaventate, il semplice fatto di ricevere una sola armonizzazione per livello, ha lasciato in Loro dubbi sulla reale efficacia dello stesso Reiki (o di altre tecniche Reiki che prevedono una sola armonizzazione per livello) e ritengono di non aver ricevuto l’armonizzazione completa.
Niente di tutto ciò, tranquilli…
Ho notato che ogni tecnica Reiki, anche quella definita “tradizionale”, è trasmessa da Master a Master (anche della stessa linea) con caratteristiche differenti, strada facendo la procedura e la tecnica sono state spesso personalizzate, motivo per cui varie sono le procedure d’armonizzazione create nel tempo; sono tutte efficaci, è l’intenzione ad essere dominante e fondamentale nella trasmissione, non il metodo.
Chujiro Hayashi modificò la tecnica Reiki, e pure la Takata fece lo stesso.
Pur essendo insegnante della tecnica Reiki Universale (se richiesta), ritengo che questo metodo non sia per tutti, fin dal primo livello sono insegnati (e anticipati) all’allievo i due simboli del secondo livello tradizionale Usui (Ckr e Shk), e i primi 4 simboli del Karuna (Zonar, Halu, Hart, Rama).
Alcune persone rimangono confuse, poiché si ricevono nel primo livello ben 6 simboli, la conseguenza, per quello che riguarda la mia personale esperienza, è che molti finiscono per non usarli e non comprendono pienamente il valore di questa tecnica.
“karuna” è un termine sanscrito, ed il suo significato è “azione compassionevole”.
Compassione non significa pietà, nel senso cattolico, ma “com-patire”, ossia “sentire insieme”.
Grazie a questo canale possiamo sentire l’altro senza giudicarlo, senza analizzarlo, senza sentire il bisogno difornirgli soluzioni dettate dai nostri punti di vista.
Lo stesso atto di sentire, di com-patire, crea la possibilità di far emergere le soluzioni necessarie, a noi stessi e agli altri.
Il metodo Karuna è stato sviluppato da William L. Rand, insegnante di Reiki e ricercatore. Rand ed altri insegnanti, hanno canalizzato i simboli di primo, secondo e terzo livello Karuna, sottoponendoli a studi e sperimentazioni prima di essere divulgati nella forma e nelle procedure che conosciamo oggi.
Alcuni simboli del Karuna sono stati ritrovati in altre culture e tradizioni spirituali, ma il loro impiego all’interno del Karuna ha dimostrato un’efficacia e una profondità più interessanti.
Karuna è un marchio registrato, in America è insegnato solo agli insegnanti di Reiki, questa tecnica non sostituisce il Reiki tradizionale ma lo integra e lo rafforza.
In italia, il Karuna, è tuttavia insegnato da alcuni anche a persone che hanno almeno conseguito il secondo livello di Reiki.
Il mio viaggio con Karuna, quello del Reiki Universale, è stato molto profondo, ed è iniziato in un momento della mia vita in cui sono entrata in conflitto con il Master di Reiki tradizionale, tuttavia questo percorso diverso, mi ha permesso di arrivare ad una dimensione di consapevolezza maggiore ed alla semplicità del Komyo Reiki.
Il potere dell’Energia del Karuna è nella sua vibrazione. I suoi simboli possono essere salmodiati e recitati come mantra. Una delle qualità di questa tecnica è quella di sviluppare l’intuito e tutte le facoltà a esso collegate, ma non dimentichiamo che il nostro essere fisico, mentale, emotivo, spirituale, è anche il frutto degli eventi, delle scelte che facciamo e dei processi che ereditiamo.
Con Reiki forniamo assistenza con la nostra presenza a chi ce lo chiede, ed il nostro cammino individuale si intreccia con quello collettivo, determinando una trama affascinante e toccante!