“L’Informazione è il fondamento di tutto”  Dr Pang Ming

Da Cuore a Cuore A.S.D.

La bella e antica cerimonia andina del Despacho è un vero atto d’amore, eseguito ancora oggi in tutto il Perù dai popoli delle Ande che hanno mantenuto questo modo unico di collegare o ricollegare se stessi con l’armonia della natura.
I nomi per questa cerimonia si differenziano a seconda della regione, nella lingua quechua degli InKa si chiama “Jaiway”, ma ci sono anche altri nomi, nelle regioni settentrionali, orientali e occidentali delle Ande lo chiamano anche “Q’oa”, tuttavia è maggiormente conosciuto come “Despacho” che significa “dispaccio” o “spedizione”, ad indicare un’offerta molto ricca, una specie di pacco postale con destinazione natura; viene anche chiamato “pagamento” (pago) o “offerta” (offrenda).

La cerimonia del Despacho è un collegamento con l’energia e con gli spiriti della natura, il suo scopo è quello di creare una alleanza e onorare la Madre Terra o “Pachamama” e gli “Apus”, spiriti della natura che possono assumere la forma di montagne, fiumi o laghi.

Lo scopo di un Despacho può anche essere quello di manifestare e attirare nella nostra vita, nella vita della nostra famiglia o quella dei membri della nostra comunità, ciò che vogliamo.
Esprimendo la nostra gratitudine dal profondo del nostro cuore, con il nostro amore e con grande rispetto per la Madre Terra, per i grandi spiriti della natura, delle montagne, dei laghi e dei fiumi, con oggetti che rappresentano il meglio del nostro lavoro, manifestiamo anche le nostre intenzioni per attirare quello per cui siamo grati.

I componenti di un Despacho sono fisici e spirituali, materiali e immateriali. L’atto di armonizzarsi con la natura è quello di impegnare noi stessi in un “Ayni” sacro, un atto spirituale di reciprocità con le energie dell’universo. “Ayni” significa “lavoro cooperativo” ed è il principio andino della reciprocità, secondo cui si deve dare e ricevere in modo responsabile ed equanime, proprio come nel mondo fisico, riceviamo quando aiutiamo gli altri, nel mondo spirituale-energetico, si applica la stessa legge; ciò che viene offerto agli Spiriti Naturali torna sotto forma di energia, o benedizione e amicizia .

Partecipare ad una cerimonia di Despacho infonde belle e profonde sensazioni, di solito è fatto in gruppo e i Paqos andini, praticanti della tradizione Inka, quando è possibile, eseguono la cerimonia all’aperto, per essere fisicamente vicini e collegati alla natura. Tutta la Terra è sacra, il Despacho si può fare ovunque ed essere così in contatto diretto con la Madre Terra, con gli Apus e le guide spirituali.
Una cerimonia Despacho crea un ” waka ” cioè un tempio sacro nel luogo in cui è stato eseguito.

Eccomi in alcune foto, durante un Despacho, con lo Sciamano Andino Arnaldo Quispe, sciamano discendente degli Incas e da generazioni di curanderos delle Ande.

Con un Despacho si celebra un nuovo inizio, si ringrazia per un dono, si chiede la guarigione per una malattia, per favorire la pioggia, il sole, l’abbondanza del raccolto, ecc.
Durante la cerimonia i partecipanti si allineano con il proprio intento personale, contemporaneamente all’intento di gruppo e alle forze naturali.
Solitamente si inizia un Despacho posizionando un foglio bianco come base, per la chiarezza dell’intento (è possibile usare anche della carta velina).
Si offre anche del liquore agli Spiriti per farli avvicinare, questo rituale si chiama “T’inka”, è un’offerta per la Pachamama, effettuata con aspersione di liquido, di solito vino, successivamente si posizionano una conchiglia (il femminile, l’ingresso per l’ Ukhu Pacha ed è un’offerta alla Vergine Maria) e una croce (il maschile, l’ingresso verso l’Hanaq Pacha, l’offerta per Cristo) al centro.

Intorno si offrono e posizionano in cerchio foglie in gruppi da 3, (vedi foto a fianco), nelle Ande offrono foglie di Coca, la pianta maestra; da noi è possibile utilizzare gruppi di tre foglie, di solito di alloro, per le sue facoltà blandamente psicotrope e la sua vaga somiglianza con la Coca.
Questo rituale si chiama “K’intu” e consiste appunto nel raccogliere tre foglie di coca (alloro per noi), sovrapporle una all’altra, dalla più grande alla più piccola, con il lato più scuro e lucido rivolto verso l’alto. Ogni foglia rappresenta “Atiy” che significa potere personale, inteso come la capacità o l’abilità di fare qualcosa, e si esprime con tre capacità “munay, Ilank’ay, e yachay” (energia di cuore, mente, corpo), ciascuna fondamentale per mantenere l’equilibrio individuale. Chi offre soffia su ciascuna foglia per tre volte, questo per unire all’offerta fisica i tre poteri personali tramite l’intenzione racchiusa nei soffi; questa azione si chiama “apachiy”, si dona così il proprio Atiy, offrendo se stessi totalmente. Il K’intu rappresenta il mezzo con cui la persona che offre comunica con chi riceve l’offerta (Pachamama, Apu, lago, fiume, ecc.) tramite il soffio, gesto rituale che stabilisce la connessione.

 

Le offerte sono fatte ad un Apu specifico, invitato al banchetto. Possiamo chiedere fertilità per un campo seminato, chiamando gli Apu della montagna più vicina, del lago o del fiume che si trova nei dintorni, la Pachamama del paese in cui mi trovo, la fonte che sgorga lì attorno, il bosco, ecc.
Si compone poi una specie di mandala in modo artistico con le offerte, oltre alle foglie si possono usare anche fiori o petali, (rossi per Pachamama, bianchi per Pachatata), frutta, dolci, semi, cereali, cibo, lana, nastri, elementi colorati, piume, pietre, sassolini, figure di animali, immaginette, ecc.
Tutto ciò che rappresenta bontà e bellezza è ben accolto; nel Despacho ci sono le rappresentazioni o i simboli che si collegano a tutti gli Spiriti: acqua, terra, nuvole, stelle, luna, sole, vento, arcobaleno, cosmo; si può soffiare su ogni oggetto donato per caricarlo di energia con i tre soffi sacri. Mentre si pone ogni oggetto sulla base del Despacho, si invocano anche gli spiriti delle entità a cui lo si offre, chiedendogli di riceverlo e di concedere in cambio il suo potere, ed anche assistenza per il percorso iniziatico che si sta intraprendendo.

Del vino viene condiviso tra i partecipanti, ed infine il Despacho viene impacchettato e chiuso con dei nastri, può essere poi bruciato, lasciato in acque profonde, oppure sepolto: i tre metodi rappresentano tre “velocità” diverse con cui il dono viene consegnato agli Spiriti; il fuoco è il più veloce, la sepoltura il più lento.

Di seguito ecco le foto di alcuni Despacho a cui ho partecipato:

Da Cuore a Cuore

Maria Grazia Mauri

Bibliografia: Il lascito degli Inka – Massimo Guzzinati


Zu Chang, il Campo di Qì del Zhineng Qigong, è composto dallo Hunyuan Qì che si genera dall’unione del Qì del Maestro, con il Qì del mondo naturale e il Qì di ogni essere vivente.

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