Reiki semplice ed efficace metodo
ReiKi è un semplice metodo per il riequilibrio energetico ma essenzialmente è un percorso di crescita, di evoluzione spirituale, il punto d’arrivo di questo viaggio, i km da percorrere e i tempi, li decidiamo solo noi.
In Giappone la parola “Reiki” ha molti significati, tuttavia Mikao Usui si servì di questa parola attribuendole un particolare significato:
La parola Reiki è composta dai due kanji (caratteri usati nella scrittura giapponese): Rei e Ki,
Rei indica qualcosa di sacro e misterioso. Ki è l’Energia Universale, il Soffio vitale, la Forza che infonde e sostiene la vita.
Il Ki manifesta il concetto delle energie fondamentali dell’universo, di cui fanno parte la natura e le funzioni della mente umana; è la forza vitale che scorre in ogni organismo vivente, nello stesso modo in cui l’acqua si allarga in tutte le direzioni e può dirigersi ovunque; come il soffio del vento, giunge da lontano, passa in noi e di nuovo si allontana. Quando lo scorrere del Ki è forte e non incontra ostacoli, siamo in buona salute; quando si arresta temporaneamente, diventiamo incoscienti, nel momento in cui il fluire cessa totalmente e in modo irreversibile, moriamo.
I giapponesi dichiarano che rendere difficili le cose semplici è un particolare della cultura occidentale, non hanno torto in questo: Reiki è una disciplina molto facile ed è giusto mantenerla così.
Tutti possono imparare e praticare la tecnica per normalizzare il proprio ki, non servono doti o conoscenze particolari, Reiki si apprende velocemente; dopo l’armonizzazione basterà appoggiare le mani, l’energia inizierà a fluire e a riequilibrare la forza vitale di chi la riceve.
Incontro con l’Energia Universale
Reiki è l’incontro con l’Energia vitale universale; rappresenta un valido mezzo per acquisire la consapevolezza della propria energia, impiegandola per raggiungere armonia interiore, benessere fisico e mentale.
Reiki è una splendida tecnica che favorisce il rilassamento, ma non è una bacchetta magica che risolve tutto e subito.
Ciascuno di noi è responsabile del proprio benessere, creare e vivere una vita migliore richiede impegno personale, tutto ciò non può essere delegato ad altri.
L’operatore Reiki non può promettere, non può alludere, né tanto meno garantire guarigioni fisiche miracolose, questo deve essere ben chiaro.
A questo proposito Vi invito a leggere questa liberatoria
Reiki non è una religione, una filosofia o una scienza, i suoi principi sono universali, condivisi da tutte le culture.
L’Operatore Reiki
L’ operatore Reiki si trasforma in un canale che riceve ed utilizza l’energia dell’Universo, elargendola istantaneamente anche ad altre persone, oltre che a se stesso, attraverso i palmi delle mani, gli occhi, il soffio e in altri modi.
L’energia del Reiki può essere utilizzata a piacere, da chiunque e ovunque, non richiede nessuna predisposizione, se non la propria volontà e intento.
Per canalizzare l’energia del Reiki è necessario frequentare un corso di Reiki, scegliere l’insegnante più gradito che armonizzerà la persona tramite un processo chiamato attivazione o armonizzazione (Reiju), da quel momento in poi si attingerà, direttamente e per sempre, all’energia vitale universale.
L’operatore Reiki è in grado di offrire energia senza interruzione, per il tempo che desidera o reputa necessario, senza esaurire il proprio potenziale energetico, poiché non impiega la sua personale energia (come fanno i pranoterapeuti), ma si connette alla matrice primordiale dell’energia stessa.
Con i trattamenti di Reiki si riequilibrano sia il ricevente che il praticante e non si assorbono energie negative. E’ fondamentale la pratica regolare e la costanza, soprattutto verso se stessi, per avviare un processo di auto-guarigione, ciò avverrà tramite l’eliminazione delle tossine e si estenderà a tutti i livelli: fisico, mentale e spirituale.
Ricevere un trattamento Reiki è una bella esperienza: la mente si calma, il corpo si rilassa, i dolori si attenuano, i muscoli allentano la rigidità… persino l’umore migliora! Nei trattamenti è consigliato lasciarsi guidare dalle intuizioni che nascono mentre si opera, questo è il bello del Reiki.
Inizialmente il Reiki diffuso in Occidente fu molto schematizzato: il trattamento completo prevedeva almeno 30 posizioni, sono stati venduti molti cd di musiche rilassanti con il sottofondo di un campanello che strimpella ogni tre minuti per segnalare al praticante di cambiare la posizione delle mani.
Questo procedimento può essere di aiuto all’inizio, tuttavia ritengo che il reikista deve essere libero di ascoltare il proprio ritmo, le proprie sensazioni, non amo le imposizioni……..lo stesso Mikao Usui non praticava Reiki in un contesto così rigido!
Spero con tutto il cuore che gli operatori Reiki, di oggi e del futuro, abbiano la forza di ri-scrivere una nuova storia del Reiki, quella concreta, quella che solo la pratica costante e l’intuito possono scrivere: operando con consapevolezza e Amore, mettendosi a disposizione del prossimo oltre ogni giudizio.
P.S.: Il termine “guarigione” è normalmente associato alla pratica medica, Reiki non è una scienza medica ne intende esserlo, quando scrivo “guarigione”, intendo quella spirituale.
La guarigione è un processo personale, non viene dal fuori, ma dal dentro. E’ dentro di noi, in ciascuno di noi, che ci sono potenzialità enormi e misteriose. Queste potenzialità si possono sviluppare attraverso l’amore e la conoscenza di sè. In una guarigione c’è sempre alla base una trasformazione personale, il processo di guarigione implica un processo di trasformazione, ovvero trasformare il proprio modo di Essere.
C’è una causa interiore per tutti i sintomi esteriori, senza cambiamenti interiori, i sintomi possono essere alleviati ma se non vengono risolte le cause interiori i sintomi si ricreano.