Tè, confermati tutti i benefici
il martedì 01 marzo 2011 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto

Non solo vantaggi per la salute cardiovascolare ma anche per il cervello, resistenza alla fatica e altri benefici ancora

In molti paesi occidentali ancora non c’è una grande cultura riguardo il tè e i suoi utilizzi. Che sia verde o nero, nei paesi orientali è uso comune bere anche più di una tazza di buon tè al giorno, magari per un attimo di relax in compagnia di persone care.

Di ricerche sui benefici del tè ce ne sono a bizzeffe, non ultima quella di cui vogliamo parlarvi oggi che attribuisce alle preziose foglie di Camelia Sinensis, un miglioramento delle prestazioni cerebrali e della vigilanza.

Questo fattore, che risulta molto utile alle persone di una certa età può essere messo in relazione con altre ricerche scientifiche che attribuivano alla degustazione costante della classica tazza fumante, una riduzione della malattia di Parkinson e un miglioramento della densità ossea. Tutte caratteristiche, quindi, essenziali agli adulti e agli anziani.

Lo studio, condotto dal Tea Advisory Panel e pubblicato su Nutritional Neurosciences è arrivato a tali conclusioni, coinvolgendo 44 persone nella ricerca. I volontari hanno mostrato un aumento di precisione e prontezza cerebrale. Ma non solo, il livello di stanchezza e fatica risultava notevolmente diminuito. Associandolo alle persone che avevano assunto il placebo si è potuto constatare che i responsabili di tali reazioni erano due sostanze contenute nel tè: la l-teanina e la caffeina.

«Come risultato, tutti questi nuovi dati aggiungono alla crescente scienza che bere il tè, preferibilmente quattro tazze di tè al giorno, promuova la nostra salute e il benessere», conclude il dottor Tim Bond, autore dello studio.

Insomma, fa bene sì, lo confermano sempre più ricerche, però a quanto pare bisogna berne un bel po’ al giorno e, rifacendosi a precedenti ricerche, per almeno 10 anni. Quindi è meglio che iniziamo ad assumere alcune abitudini orientali fin da piccoli. Forse potremo, in parte, garantirci una migliore salute in futuro.
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