La meditazione rafforza cervello e funzioni cerebrali. Le nuove conferme
il giovedì 14 maggio 2009 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto




Che la meditazione aumentasse la materia grigia del cervello era già stato detto qualche tempo fa, ora però un nuovo studio conferma che questa antica pratica rafforza il cervello e le sue funzioni, in particolare il controllo delle emozioni.
Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università della California a Los Angeles analizzando il cervello di persone che praticano la meditazione. La metà dei partecipanti sono stati invitati a praticare varie forme di meditazione: Zazen, Samatha e Vipassana e l'altra metà ha agito semplicemente come gruppo di controllo.
Dai dati ottenuti è apparso evidente come alcune aree del cervello dei meditatori fossero più sviluppate rispetto a un altro gruppo di controllo di non meditatori.
Nello specifico, i meditatori avevano un maggior sviluppo delle aree dell’ippocampo, quelle all'interno della corteccia orbito-frontale, il talamo e il gyrus (giro) temporale inferiore: tutti noti per il loro ruolo nel regolare le emozioni.
Lo studio è pubblicato sulla rivista "NeuroImage" ed è stato coordinato dalla dr.ssa Eileen Luders che, a tale proposito, ha dichiarato «Sappiamo che le persone che meditano costantemente hanno una singolare capacità di coltivare emozioni positive, conservano la stabilità emotiva e assumono un comportamento consapevole».
Ecco quindi come la meditazione possa influire positivamente sia a livello fisico che psichico rendendo le persone più stabili anche dal punto di vista emotivo e comportamentale.
(lm&sdp)

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