Nasce il Registro nazionale dell'ADHD per il controllo sugli psicofarmaci
il giovedì 25 giugno 2009 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto


Monitorare l'uso degli psicofarmaci per garantire l'accuratezza delle prescrizioni e la sicurezza nell'uso


Coordinato dal Dipartimento del Farmaco dell'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l'Agenzia Italiana del Farmaco, nasce il Registro nazionale dell’ADHD per i soggetti affetti da questa sindrome.

L’esigenza scaturisce dall’autorizzazione all'immissione in commercio in Italia del metilfenidato e dell’atomoxetina, dispensabili dal Servizio Sanitario Nazionale. A seguito di questo fatto si rende necessario il monitoraggio dell'uso di queste sostanze nella popolazione pediatrica affetta dalla Sindrome da Iperattività con Deficit di Attenzione, nota con l’acronimo inglese ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder).
Poiché, ad oggi, la sindrome viene trattata con farmaci in associazione con altri interventi terapeutici si è manifestata l’esigenza di garantire sia l'accuratezza della prescrizione che la sicurezza d'uso, ma anche di verificare il beneficio della terapia e l'adesione alla stessa da parte dei pazienti (compliance) nel medio e lungo periodo.

Il Registro, così come concepito, vincola la prescrizione di questi farmaci alla predisposizione di un piano terapeutico semestrale da parte del Centro clinico regionale accreditato (Centro di riferimento). Qui, il paziente viene preso in carico e accompagnato per il ciclo di trattamento. Prima di ciò sarà individuato esattamente il percorso terapeutico individuale da compiere, il quale verrà calibrato sulle reali esigenze di ciascun soggetto e definito in base al protocollo diagnostico che stabilisce modalità di diagnosi e terapie disponibili per la cura dell’ADHD, sia farmacologiche che non.

Il Registro si pone l'obiettivo di costituire una banca dati anonima, stanziata presso l'Istituto Superiore di Sanità, responsabile della gestione e della protezione dei dati. La popolazione di riferimento è composta da pazienti fra i 6 e i 18 anni d’età sottoposti a terapia farmacologia con metilfenidato e atomoxetina. Il trattamento dei dati personali è autorizzato con consenso informato da parte dei genitori e/o dei tutori legali dei bambini. L'adesione è volontaria.

Tra le varie finalità vi è anche quella di una gestione armoniosa e globale dei pazienti affetti da ADHD, per mezzo delle rete dei neuropsichiatri operanti nei servizi territoriali e nei Centri di riferimento regionali, in collaborazione con i pediatri di libera scelta. L’Istituto Superiore di Sanità coordinerà questo network nazionale.
Infine, in base ai risultati che si otterranno questo strumento di sanità pubblica potrà poi essere esteso anche ad altre patologie neuropsichiatriche atte a promuovere la salute mentale di bambini e adolescenti.

Contro l'uso indiscriminato di psicofarmaci sono scese in campo diverse Associazioni, di cui, tra le più rappresentative vi è "GiuLeManiDaiBambini" sul cui stito web si possono trovare interessanti e importanti informazioni.
(lm&sdp)

Fonte: ISS

Notizia tratta da http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/Benessere/grubrica.asp?ID_blog=26&ID_articolo=893&ID_sezione=34&sezione=News

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