Ecco i cani dottori che sanno fiutare il cancro alla prostata
il sabato 07 giugno 2014 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto

Due pastori tedeschi hanno diagnosticato la malattia (con altissima precisione) semplicemente annusando l'urina dei pazienti


Diverse volte mi è capitato di scrivere circa le capacità sensoriali che vengono attribuite agli animali. Tra queste quelle di chi sostiene siano in grado di percepire, in largo anticipo, le scosse telluriche o quelle di chi è convinto che certi animali siamo in grado di avvertire l'arrivo di devastanti tifoni.
La realtà è che non esiste ancora una validazione scientifica di questi fenomeni, anche se gli aneddoti e le storie di persone che hanno avuto esperienze con cani, gatti, piccioni e altri uccelli, nella predizione di questi fenomeni naturali, cominciano a essere talmente frequenti, da rendere lecito pensare che la materia si forse stata studiata poco e male.

Qualche mese fa, scrivendo di questo argomento, mi ha contattato un urologo di cui mantengo l'anonimato richiesto, avvertendomi che, a breve, sarebbe uscito un importante studio sull'uso del cane come strumento diagnostico per la diagnosi del carcinoma prostatico, un tumore maligno che, solo in Italia, colpisce 25.000 uomini ogni anno. Non avendo più sentito il collega, pensavo che il suo ottimismo eccessivo lo avesse portato a farmi partecipe (anche se vincolato a un segreto che ho rispettato) di una notizia rivelatasi poi inesatta. E invece il suo ottimismo non era per nulla di maniera o esagerato. Era evidentemente già in possesso di dati per qualche verso veramente clamorosi che sono stati resi pubblici al XXI Congresso Nazionale dell'Associazione Urologi Italiani che si sta svolgendo a Roma, e si chiuderà oggi, dopo tre giorni di dibattito che ha visto impegnati 500 specialisti della materia.


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