La piccola Lourdes di Ivo dei miracoli
il giovedì 06 agosto 2009 Stampa il Contenuto Crea file pdf del Contenuto


Guarigioni improvvise bevendo l’acqua del pozzo del casotto di un cacciatore

2009-08-06

di MAURIZIO BONASSINA
— GARLASCO (Pavia) —

IL SIGNOR IVO troneggia dietro la tavola imbandita con gli amici fidati sotto la tettoia del suo casotto di caccia al riparo dal sole feroce d’agosto. Ha 80 anni quest’uomo che di cognome fa Pagliarani; emiliano d’origine, risiede da sempre a Vigevano e di lavoro, malgrado l’età, fa ancora il commerciante di tessuti. Ivo si trova alla ribalta della cronaca per un fatto clamoroso: l’acqua che sgorga dal pozzo a lato del suo «casotto» avrebbe proprietà curative. Questa cascina non è più solo un posto per ritrovarsi con gli amici nei giorni di festa ma è diventata una piccola «Lourdes» lombarda. Lo dimostra la fila di persone che, da quando la notizia è apparsa in tv, vanno a raccogliere, taniche e bottiglie alla mano, l’acqua prodigiosa. La strada sterrata che dal centro di Garlasco conduce alla località Cà Basse è sempre più polverosa per l’andirivieni di auto. Dove prima era il silenzio e non passava nessuno adesso è ingorgo con qualche fastidio anche per i vicini.
Signor Ivo ma cosa succede da qualche giorno a questa parte?
«Succede quello che avviene da più di trenta anni: l’acqua del mio pozzo guarisce da tante malattie però adesso lo sanno tutti e questo luogo è preso d’assalto».
Ma quando ha scoperto le virtù di quest’acqua?
«Le racconto la storia: questo è un casotto di caccia e qui intorno sono tutte sorgive. Nel 1976 ho aperto questo pozzo insieme a mio padre e, con la prima acqua che è sgorgata, lui si è lavato il viso: badi bene che mio padre proprio in volto aveva una grave forma di fuoco di Sant’Antonio. Bene, al mattino dopo non aveva più sintomi e la malattia, come per incanto, era scomparsa».
Da li in avanti cosa è accaduto?
«I miei amici e le persone a conoscenza di questa acqua “miracolosa” venivano a berla e le guarigioni sono state tante».
Per esempio?
«Questo mio amico (indica un arzillo signore di 70 anni, seduto vicino a lui, ndr) aveva un soffio al cuore e non poteva più lavorare; ora non ha più alcun malessere ed è in attività quasi venti ore al giorno. Poi c’è la signora che aveva una grossa ciste in gola e doveva essere operata all’indomani pena il soffocamento: il giorno prima ha bevuto l’acqua ed è scomparso tutto; intervento annullato. E una signora anziana, piegata dall’artrite, che bagnandosi il corpo con l’acqua, in breve tempo, sentì scomparire ogni dolore».
Ma queste testimonianze lei come le dimostra?
«Ho pensato di tenere un diario, non scritto da me, bensì dalle persone guarite (sfodera un quaderno con le dichiarazioni autografe dei beneficiati, ndr)».
Quest’acqua ha che fare con qualcosa di mistico, di divino, con qualche apparizione?
«Quest’acqua non ha niente a che fare con le “alte sfere” del nostro divino creatore, è solo un prodigio terapeutico».
E la statua della Madonnina lì esposta?
«Vede, quella è un’ulteriore prova: la figlia di un malato di tumore, già aggredito dalle metastasi, mi aveva promesso, pochi mesi fa, che se suo padre fosse guarito con la mia acqua, lei avrebbe portato questa statua in ringraziamento. Come vede la statua è lì».
Non è che si regalano troppe illusioni per tanta gente sofferente?
«Io regalo solo la mia acqua e apro a tutti la mia proprietà. Non chiedo un centesimo e non voglio regalare illusioni. Però se tanta gente è in fila e molti di loro torneranno dichiarando la propria guarigione sarò il primo a esserne contento».
Ma gli esperti, gli scienziati, che cosa dicono?
«Ho passato ore d’attesa al telefono con le Università e persino con il Ministero della Sanità: adesso che è arrivata la tv e voi giornalisti, qualcuno ha finalmente prelevato l’acqua per esaminarla.
Ma sono quasi certo che non potranno essere i tecnici a dare un giudizio: qui, sotto questa terra c’è qualche prodigiosa alchimia che non può essere chiarita da esami chimici».

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