Di Arnaldo Quispe (Takiruna)
Traduzione di Maria Grazia Mauri
Articolo pubblicato qui
All'interno della tradizione andina, " Karpay Ayni" rappresenta il passo o i passi in cui l'iniziato diventa consapevole della medicina spirituale Ayni. Come è noto a tutti "Ayni" è il principio supremo di reciprocità che favorisce l'armonia e l'equilibrio nel mondo andino, per "Ayni" si intende il giusto scambio di energia tra i diversi protagonisti del contesto. Quando l'iniziato assume la medicina dell'Ayni come propria, si dice che inizia a comprendere che c'è un costante processo di corrispondenza che produce armonia in ogni ordine delle cose, un delicato equilibrio che dirige tutte le relazioni esistenti nell'universo. Fare propria questa credenza implica a sua volta essere promotore di Allin Kawsay, cioè del buon vivere o del benessere, in accordo con le tradizioni andine.
Il termine "Karpay" merita una spiegazione a parte, nel concetto di iniziazione. Questo processo iniziatico non deve essere preso alla leggera, perché può rappresentare un momento chiave di cambiamento, un termine o l' inizio di qualcosa di importante. Nel mondo andino equivale al cambiamento della pelle dell'Amaru o del serpente, che simbolicamente descrive una metamorfosi a livello personale, un mutamento che viene sperimentato in un modo molto autentico. Sebbene è certo che ogni cambiamento è necessario ed importante, il karpay fa riferimento ad una via iniziatica di evoluzione trascendentale nello stato della coscienza, ciò comporta maggiore responsabilità nella vita pratica quotidiana.
Il Karpay Ayni è un rituale andino che apre una porta, questo è il suo scopo, ma sono gli iniziati che devono varcare la soglia. In questo momento esclusivo si generano alleanze intense che durano tutta la vita, l'iniziato d'ora in poi viene normalmente considerato all'interno del panaca, il lignaggio spirituale del suo maestro, quello che gli permette di addentrarsi in un vasto contesto di conoscenza spirituale Andina.
Colui che guida queste cerimonie in genere è un iniziato alla tradizione noto come teqse paqo o Kuraq Akulleq, è un uomo "tessitore", riveste la funzione di un ponte che trasmette la conoscenza, in un contesto illimitato e interculturale. Il teqse paqo corrisponde al quarto livello della tradizione spirituale andina, questo paqo o guaritore, ha la capacità di iniziare altri nella tradizione, l'autorizzazione è di solito concessa dalla propria panaca, alla quale è connesso. Il teqse paqo assume per l'iniziato il ruolo di guida spirituale nel processo di cambiamento, formando una forte alleanza che crescerà con successo nel corso della cerimonia.
Il Karpay Ayni è l'inizio di un processo, un'avventura che di solito si celebra con grande importanza. Questo rappresenta solo l'inizio del percorso di trasferimento di conoscenza secondo il modello andino. Successivamente arriveranno, spontaneamente, altre pratiche, passo dopo passo. Si dice che quando si comincia con il Karpay ayni, si formano delle radici molto forti con la Madre Terra, la Pachamama. Il Karpay Ayni è una lettera aperta, una possibilità alla quale possiamo accedere se sentiamo nei nostri cuori che qualcosa di importante sta per accadere, per esempio quando abbiamo la sensazione di recuperare qualcosa o sentiamo che una nuova strada si sta aprendo, qualcosa che poi trova un senso notevole anche se strano, perche è la Madre Terra che chiama, l'Apu che ci fornisce l'opportunità di riconciliare la vita stessa coi suoi sacri esempi.
Fonte : www.takiruna.com