Quando guardo l’immagine di Mikao Usui, la persona che ha ideato Reiki, il suo sguardo fiero mi infonde energia, serenità e forza. Usui era un uomo molto carismatico e generoso, non lo ringrazierò mai abbastanza per il grandissimo dono del Reiki.
La pratica dell’ imposizione delle mani, chiamata anche “tocco divino” la troviamo in tutto il mondo, in varie forme ed ha ruolo curativo in quasi tutte le culture. I significati assegnati a questi gesti sono vari, ma essenzialmente si possono ricondurre a due valori: benedizione e guarigione. Il gesto d’imporre le mani si riallaccia all’Antico Testamento dove viene menzionato fin dai primi libri. Sacerdoti, guru, sciamani, esseni, tibetani, antichi egiziani, Indiani, Giacobbe, Gesù, gli Apostoli, Aronne, merovingi, taumaturghi, Re e molti altri (inutile citarli tutti), hanno custodito il segreto di questa antica pratica, tuttavia questi gesti hanno sempre accompagnato l’uomo nella sua evoluzione. Questa tecnica, fondata sull'Amore e l'energia cosmica, ad un certo punto cadde nell'oblio finché, Mikao Usui, non la rinvenne nel Reiki.
Usui disse: “il mio trattamento “Usui Reiki” è originale, non è mai stato analizzato prima e non ha paragoni nel mondo. La tecnica si appoggia al potere di risanamento dell’Universo, per mezzo di questo procedimento una persona prima rinsavisce (rientra in sé) e poi si libera dalle preoccupazioni e finalmente le gioie della vita gli sono intensificate”.
Chi pratica il Reiki con costanza, impegno e volontà, sa che queste parole corrispondono al vero. Usui desiderava che il Reiki fosse disponibile per la salvezza dell’umanità, affinché ciascuno di noi avesse la possibilità di essere “benedetto” con questo dono divino. Con Reiki l’anima e il corpo diventano tutt’uno ed è possibile utilizzarlo per realizzare il benessere mandato dal cielo nella vita di ciascuno.
Il Reverendo Hyakuten Inamoto, fondatore e insegnante della sua scuola Komyo Reiki kai, in Giappone, è alla continua ricerca di informazioni “certe” sull’origine del Reiki, sul Maestro Usui e sui suoi allievi; da buon Giapponese è molto attento, preciso e corretto, quando apprende nuovi particolari, prima verifica personalmente che le notizie corrispondano al vero, dopodichè condivide e informa i suoi studenti. In Giappone la sua scuola è molto frequentata ed ha molti allievi; grazie a Lui ora anche il Reiki occidentale ha un “energico canale”, Il Reverendo è una fonte inesauribile di insegnamenti e notizie sul Reiki, tramite la Komyo Reiki Kai italiana e la Sua Presidente Chiara Grandi, anche gli insegnanti e allievi della stessa scuola italiana sono regolarmente aggiornati.
Il Master Reiki tedesco Frank Arjava Petter (1960), fu tra i primi insegnanti di Reiki, nel 2000, a diramare molte notizie sul Maestro Usui. Petter ha vissuto per sette anni a Sapporo, in Giappone, dal 1993 al 2000, ed in quel periodo di permanenza si è dedicato con passione alla ricerca delle radici del Reiki; egli ha rinvenuto la tomba di Usui, nel tempio di Saihoji (Tokyo), con lapide chiamata Usui Memorial, in pietra naturale, alta più di tre metri, eretta dall'organizzazione creata da Usui e dai suoi studenti, l'Usui Reiki Ryoho Gakkai.
Grazie a questa scoperta, in quegli anni, si iniziò a comprendere che Usui non era più un solo un racconto; fino al 1999 di Mikao Usui si sapeva poco, la sua esistenza era quasi una leggenda, trasmessa a voce da insegnante ad allievo e molti dubitarono perfino sulla sua reale esistenza.
Anche Il Reverendo Inamoto, ovviamente, conosce molto bene il luogo di sepoltura del Maestro Usui; egli ha tradotto a fondo l’Usui Memorial, scritta con antichi caratteri giapponesi. Le origini del Reiki mi interessano da quando l'ho incontrato, per questo desidero condividerle con Voi; di seguito eccovi il riassunto, con parole mie, delle notizie tratte dall’Usui Memorial, che sono parte del manuale Shinpiden (Insegnante) della scuola Komyo Reiki Kai Italia, diffuse e tradotte dal giapponese all’inglese, dallo stesso Rev. Inamoto:
Reiho choso Usui Sensei Kudoku no hi
(Memoriale dei meriti del Maestro Usui, il fondatore di Reiho (Reiki Ryoho).
La lapide cita in principio il "Toku", ciò che una persona raggiunge dopo aver accumulato i frutti di uno studio e di un esercizio disciplinato; ciò che invece viene offerto agli altri, dopo aver esteso un sentiero di insegnamento e salvezza, è chiamato “Koh”. Questi insegnamenti sono raggiungibili dagli uomini sagaci e brillanti, a volte fondatori di nuovi insegnamenti, ed il Maestro Usui è fra queste persone.
Usui ha “nuovamente” fondato il metodo basato sul Reiki dell’Universo per migliorare la mente e il corpo, egli godeva di un’ottima reputazione, era molto popolare e ricercato dalle persone, tanto che la gente si accalcava per ricevere i suoi insegnamenti e trattamenti.
Il Maestro era conosciuto con il nome di “Mikao”, con un extra nome (pseudonimo) “Gyohan”, originario del paese di Taniami-mura, della contea di Yamagata-gun, prefettura di Gifu-ken; discende da Chiaba Tsunetane, suo padre si chiamava Taneuji, ed era comunemente chiamato Uzaemon. Usui nacque il 15 agosto del primo anno di Keio (1865 d.c.), fu un giovane brillante, i successi che ottenne in quel periodo della sua gioventù erano frutto di un duro lavoro, per questo si differenziò dagli altri suoi coetanei. Usui si recò e visitò l’Europa, l’America e studiò in Cina.
Usui si Sposò con Suzuki, chiamata anche Sadako, da Lei ebbe un figlio, Fuji, ed anche una figlia; il Maestro era gentile, modesto, sempre contento e sorridente, non agiva mai ostentatamente. Possedeva un fisico “largo e robusto”, aveva un grande cuore, era tollerante e prudente. Malgrado la sua volontà di avere successo nella vita, ad un certo punto del suo percorso finì in grosse difficoltà, ma a dispetto di tutto si sforzò di proseguire con coraggio, senza mai fermarsi.
Un giorno salì la Kurama-yama (monte Kurama) dove rimase per 21 giorni, in severa disciplina e senza cibo; all’improvviso sentì un grande Reiki sopra la sua testa, divenne illuminato ed ottenne il Reiki Ryoho; lo provò su se stesso e sui membri della sua famiglia, con immediata efficacia. Usui pensò di offrire Reiki al pubblico, senza risparmiarsi, per offrire i suoi benefici, anziché arricchire i membri della sua famiglia.
Fin dall’antichità la montagna è il luogo dell’incontro con Dio: sul Monte Sinai Mosè riceve le tavole della Legge, sul Monte Carmelo Elia dialoga con il Signore, Gesù si trasfigura sul Monte Tabor e Maometto riceve il Corano sul Monte Hira.
Nell’Aprile dell’undicesimo anno di Taisho (1922 d.C.) visse a Harajuku, Aoyama, Tokyo e fondò la Gakkai per insegnare il Reiki Ryoho e fare trattamenti. Subito la sua scuola fu affollata, giungevano persone da vicino ma anche da molto lontano.
Purtroppo nel Settembre del dodicesimo anno (1923 d.C.) ci fu un grande terremoto seguito da un incendio, molti furono i morti ed i feriti; Usui provando pietà per Loro, non rimase senza far nulla: ogni mattina usciva e girava per la città, curò e salvò molte persone, distinguendosi fra tutti in questi momenti di emergenza.
Nel febbraio del quattordicesimo anno (1925 d.C.) il suo “dojo” divenne troppo piccolo e fu costruita una nuova casa nella periferia di Nakano, in accordo con la divinazione. Moltissime persone invitavano Usui, si recò a Kure, ad Hiroshima, a Saga e a Fukuyama
Inaspettatamente si ammalò e morì, era il 9 Marzo del quindicesimo anno di Tasho (1926 d.C.), aveva 62 anni.
Usui era una persona colta, amava leggere i libri di storia, i libri medici, le scritture buddiste e cristiane, era interessato alla psicologia, all’arte della divinazione, dell’incanto e della fisiognomica. Molto probabilmente la sua formazione artistica e scientifica nutrirono la sua cultura e disciplina, e diventarono anche le chiavi della creazione dei Reiho (Reiki Ryoho). Di riflesso, Reiho, aveva l’obbiettivo di curare le malattie, di far godere delle cose belle della vita equilibrando la mente e rendere più sano il corpo, grazie all’uso di un’innata abilità di guarigione.
Prima di insegnare il Reiki dovrebbe essere letto con reverenza “l’Ikun” (monito) dell’imperatore Meiji ed i cinque precetti dovrebbero essere pronunciati e tenuti a mente mattina e sera. Per primo si legga “non arrabbiarti”, per secondo “Non ti preoccupare”, per terzo “Sii grato”, per quarto “Lavora con diligenza” e per quinto si legga “Sii gentile con gli altri”.
Ci sono grandi insegnamenti nella cultura e nella disciplina che sono in accordo con i migliori insegnamenti degli antichi saggi e giusti. Usui nominò questi insegnamenti “metodo segreto per inviare la felicità” e “Medicina miracolosa per curare tutte le malattie”.
Le menti pure e sane possono essere coltivate sedendo in silenziosa meditazione Gassho, recitando i cinque precetti mattina e sera, questa pratica può essere eseguita da tutti, del resto Reiho è facilmente praticabile da tutti. Con la diffusione del Reiho ci saranno molte strade supplementari nel mondo e nelle menti delle persone. Come può essere solo per il beneficio di curare malattie croniche e lunghi lamenti?
Più di 2000 persone divennero studenti di Usui, i discepoli esperti che vivono a Tokyo, raccolti intorno al Dojo, proseguono il lavoro dell’ultimo Maestro, ma anche quelli che vivevano nei distretti locali diffondono gli insegnamenti. Anche se il Maestro se ne è andato, Reiho dovrebbe essere propagato nel mondo per lungo tempo. Grande è stato il Maestro che dopo essersi illuminato, ha offerto gli insegnamenti alle persone la fuori!
I compagni discepoli si consultarono su come costruire la pietra memoriale in un cimitero del tempio Saihoji in Toyitama-gun, così da onorare i meriti e renderli immortali, ed a me è stato chiesto di scriverlo. Mi prostro profondamente alla grandezza del Maestro e sono felice per le relazioni amichevoli insegnante/discepolo fra i miei compagni studenti, scrissi un memoriale nella speranza che le persone, in futuro, si ricorderanno di guardare a Lui con reverenza.
Febbraio, il 2° anno di Showa (1927 d.C.)
Composto da: Ju-sanmi (subordinato al terzo rango),
Kun-santo (il terzo ordine di Merito)
Dottore in Letteratura
Okada Masayuki
Incisione di: Contrammiraglio della Marina,
Ju-yonmi (subordinato 4° rango)
Kun-santo (il terzo ordine di Merito),
Ko-yonkyu (il servizio distinto quarte classe)
Ushida Juzaburo
E' uso comune che ad una persona, dopo la sua morte, venga assegnato un nome buddista da un prete del Tempio al quale il deceduto apparteneva. il nome buddista di Usui Sensei è tipico della Jodo-shu, la setta buddista giapponese della "Terra Pura".
Le ultime parole sulla lapide sono state profetiche: per mezzo dell’Usui Memorial oggi anche noi possiamo ricordare e guardare Usui con reverenza, la merita tutta!