Reiki e chemioterapia




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Traduzione a cura di: Fabrizio Villa





Fonte: Relaxation Therapy volunteers make a difference for patients

31/10/2010 Denise Sharkey, Courier-Islander

L'esperienza con le terapie energetiche a Campbell River




[NdT: L'articolo riporta l'esperienza dell'uso di terapie energetiche presso
l'ospedale di Campbell River, situato presso Vancouver (Canada).]


Recarsi all'ospedale per la chemioterapia non é esattamente rilassante; a Campbell River un gruppo di volontari qualificati sta cercando di aiutare i pazienti con cancro a rilassarsi e ad affrontare meglio i trattamenti.

L'ospedale locale é unico in quanto ha un programma di Terapie di rilassamento, dove praticanti di "Healing/Therapeutic Touch" (Tocco Curativo, due tipi di pratiche energetiche) e Reiki trattano pazienti, compresi pazienti affetti da cancro e pazienti sottoposti a cure chirurgiche con lo scopo di promuovere il loro rilassamento e favorire il processo di guarigione.

"Non ne so niente ma é rilassante e mi fa sentire a mio agio" ha detto Jillian Robinson, che sta affrontando il suo terzo ciclo di chemioterapia.

Irmeli Wharton, anche lei affetta da cancro, e d'accordo e aggiunge "Ti aiuta a rilassarti e a lasciare che il corpo si occupi di guarire".

L'infermiera Gayle Allen racconta che lei e molti altri infermieri addestrati nelle pratiche dell"Healing Touch" e "Therapeutic Touch" videro l'utilità di introdurre queste pratiche all'ospedale di Campbell River. Si rivolsero ai responsabili e cominciarono a offrire ai pazienti questo servizio nel 2008, su base volontaria. Allen aggiunge che queste terapie energetiche, utilizzate appoggiando le mani sul corpo del paziente oppure a distanza, hanno permesso di ottenere risultati benefici sui pazienti aiutandoli a rilassarsi prima di un'operazione chirurgica o di una applicazione di chemioterapia.
"Abbiamo visto che che il flusso sanguigno migliora, la pressione scende e il battito cardiaco rallenta.

Ti senti meglio e ti rilassi prima fisicamente e poi anche mentalmente".

La signora Wharton ammette di essere stata scettica all'inizio ma poi si é convinta dell'utilità del programma. Dice: "Ero piuttosto scettica ma mi sono detta che c'era questa signora simpatica che era chiaramente animata da buone intenzioni, valeva la pena di provare".

La signora Robinson ricevette un primo ciclo di chemioterapia presso un altro ospedale e il secondo e terzo alla struttura di Campbell River, dove le terapie di rilassamento in uso hanno reso i trattamenti meno traumatici.







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