Palermo, scuola, ambiente e legalità: premiata la Falcone
Venerdì 04 giugno 2010
Per promuovere la Giornata mondiale dell’Ambiente, che si tiene ogni anno il 5 giugno, il Ministero dell’Ambiente e il Ministero dell’Istruzione hanno organizzato, oggi a Roma, una Giornata con mille studenti delle scuole di tutta Italia.
Illustrate le iniziative messe in campo dai due ministeri in materia di educazione ambientale, avviate nel luglio del 2009 con la firma della Carta d’intenti su "Scuola, ambiente e legalità".
Tra queste, due concorsi - “Le cose cambiano se…” e “Scuola, ambiente e legalità”. Proprio in quest’ultimo è stata premiata la Scuola Giovanni Falcone di Palermo, più volte vandalizzata. Legambiente, insieme al dirigente scolastico ed al corpo insegnate, ha portato avanti un progetto per la realizzazione di percorsi di legalità.
All’interno del progetto un corso di reiki, con l’obiettivo di diminuire l’aggressività nei minori a rischio di devianza, e la realizzazione di un orto didattico, nello spazio verde antistante alla scuola. Una buona pratica, riconosciuta e premiata dai due Ministeri, per rispondere, rilanciando, agli atti di vandalismo di cui la scuola è stata oggetto diverse volte e con la costituzione, quindi, di un presidio di legalità in un quartiere difficile dove si insegna ai bambini il rispetto nei confronti dell’altro e dell’ambiente.
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Scuola Ambiente e Legalità leggi qui
• Reiki presso il quartiere Zen di Palermo
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’: All’interno del progetto “Spazio Agorà”, finanziato dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca nell’ambito delle iniziative di educazione alla legalità, realizzato da numerose associazioni che operano nel territorio, si realizzano due corsi di primo livello rivolti alle mamme dei ragazzi che frequentano la scuola. Tale progetto, realizzato in collaborazione con il Centro di Educazione Ambientale di Legambiente ‘L’erbavoglio’, è volto alla riduzione della situazione di stress che adulti e bambini vivono all'interno delle famiglie in un quartiere difficile, con forte degrado sociale e una violenza molto diffusa.
CONTESTO: Il quartiere San Filippo Neri è un quartiere urbano della periferia di Palermo. In particolare, al suo interno vi è lo Z.E.N. 2, dove si realizza il progetto, costruito all’inizio degli anni ‘80 sulla base di un progetto architettonico che intendeva ricreare una identità culturale attraverso una struttura di edifici che riproponesse le abitudini sociali dei vecchi “cortili“. Risultato di tale operazione è stata la creazione di padiglioni a ferro di cavallo, che hanno di fatto dato vita ad ambienti di convivenza forzata. Le nuove abitazioni così create furono occupate abusivamente ancora prima di essere completate determinando rivalità tra gli abitanti del quartiere. Ancor oggi, dopo più di vent’anni, gli abitanti non hanno un normale contratto di affitto, bensì sono costretti a pagare una somma mensile a titolo di indennizzo, che non consente loro l’esercizio di alcun diritto in quanto non detentori di un titolo legalmente riconosciuto. La situazione di mancanza di legalità che quotidianamente gli abitanti del quartiere sperimentano rende difficile proporre modelli di socializzazione che si basino sul rispetto dell’altro e di sé stessi: se abiti in una casa in cui non ti viene riconosciuto il diritto di abitare, non puoi pagare le utenze in quanto non detentore di un contratto di affitto, non sperimenti attività lavorative regolari in famiglia, difficilmente comprendi (nell’accezione del “prendere con se”) il concetto di legalità. “Ulteriori problemi presenti nel quartiere sono la mancanza di benessere psicofisico e la scarsa fiducia nei confronti dell’altro: la precarietà è vissuta come condizione fisica (che si manifesta nell’ambiente circostante), ma anche psicologica (che attiene all’immagine di sé nel futuro). Senza una prospettiva, individuale e collettiva, è difficile assumersi responsabilità comunitarie che vadano in favore di un miglioramento delle condizioni di vita di ciascuno nella comunità” (Dorotea Passantino, assistente sociale del quartiere San Filippo Neri, durante un incontro della Rete Interistituzionale del Quartiere San Filippo Neri, 2009).
AVVIO DELLE ATTIVITÀ: 15 marzo
GRUPPO TARGET COINVOLTO: 16 mamme residenti nel quartiere
SEDE DI SVOLGIMENTO: Scuola Giovanni Falcone, Via Trapani Pescia -Palermo
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• Reiki presso il Carcere Malaspina di Palermo:
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITA’: In collaborazione con l'Ufficio di Servizi Sociali per Minorenni del Carcere Malaspina di Palermo si realizza un corso di primo livello per gli assistenti sociali e gli operatori che lavorano presso la struttura e un corso sperimentale per ragazzi in area penale affidati ai servizi sociali. Tale esperienze serviranno a valutare l'opportunità di inserire il reiki come attività da proporre all'interno delle carceri palermitane.
CONTESTO: Gli Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni (USSM) forniscono assistenza ai minorenni autori di reato. Si attivano nel momento in cui un minore entra nel circuito penale ed accompagnano il ragazzo in tutto il suo percorso penale, dall’inizio alla fine. Avviano l’intervento in tempo reale per il minore in stato di arresto e di fermo, seguono il progetto educativo del minore in misura cautelare non detentiva, gestiscono la misura della sospensione del processo e della messa alla prova e, complessivamente, svolgono attività di sostegno e controllo nella fase di attuazione delle misure cautelari, alternative e sostitutive concesse ai minori, in accordo con gli altri Servizi Minorili della Giustizia e degli Enti locali.
AVVIO DELLE ATTIVITÀ: 8 marzo
GRUPPO TARGET COINVOLTO nella prima fase del progetto: 12 assistenti sociali
SEDE DI SVOLGIMENTO: Centro Estelas, Via Gentileschi 3 –Palermo
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