Traduzione di D. Kutscherauer
Fonte: A Healing Space for Reiki In a Hospital
Conduco un centro olistico femminile, St. Luke’s Women’s Care, Cedar Rapids, Iowa. St. Luke’s Hospital fa parte di una grande organizzazione ospedaliera, Iowa Health System. Siamo considerati rurali e conservatori. Nel 1994 il Women's Care (cura per le donne / reparto dedicato alle donne) ha aperto un nuovo reparto collegato con St. Luke’s Hospital. Women's Care vede la donna da un punto di vista olistico, cercando di onorare le loro esigenze dal punto di vista fisico, emozionale e spirituale. Le infermiere in servizio sono infermiere olistiche e integrano questa filosofia con le cure tradizionali. Offriamo sia mammografie, sia altri esami insieme alle cure olistiche, visualizzazioni e tecniche di riequilibrio energetico che inizialmente comprendevano Therapeutic Touch ("tocco terapeutico") e Healing Touch ("il tocco che guarisce"). In quel periodo, il vice capo del servizio infermieristico era molto aperto verso le tecniche olistiche. Ho ottenuto la sua autorizzazione per iniziare ad offrire questi nuovi servizi, in silenzio, senza pubblicità, e su richiesta dei pazienti.
In quel periodo non conoscevo Reiki. Una delle infermiere che allora lavorava nel reparto, Diane Cira, mi ha parlato di un corso di Reiki che lei ha seguito e che era tenuto da Laurelle Shanti Gaia. Alla fine del corso Diane era molto entusiasta e desiderava trattare i pazienti. Nel giro di un paio di mesi anch'io ho partecipato al corso ed ho sperimentato, da subito, un dolce ma profondo potere di guarigione del Reiki ed ho subito realizzato quali benefici avrebbe potuto portare l'introduzione del Reiki nella nostra organizzazione. Mi affascinava la versatilita' del Reiki ed il fatto che la sua introduzione nella nostra organizzazione era molto semplice. Non era necessario nemmeno imporre le mani, Reiki poteva essere mandato a distanza. Tutto questo mi attirava oltre alla prospettiva che introdurre Reiki nella nostra clinica avrebbe arricchito i trattamenti energetici che gia' facevano parte delle cure offerte.
Nello stesso periodo ho iniziato a organizzare i corsi di Reiki, tenuti da Laurelle, nella Aula Corsi del nostro Women's Center. I corsi sono presto diventati molto popolari e sempre piu' persone si entusiasmavano all'idea di usare e sperimentare Reiki.
Sono passati tre anni da allora e oggi le persone chiedono espressamente se offriamo i trattamenti Reiki, lo trovo davvero interessante. I pazienti ci hanno anche detto che si rivolgono al St. Luke's Hospital perché durante la degenza possono usufruire dei trattamenti energetici come Reiki.
Le persone che vengono al St. Luke's Hospital chiedono al loro medico curante di prescrivere loro le terapie di rilassamento. Le infermiere dell'Ospedale si chiamano Women's Care e una delle nostre infermiere si reca presso il paziente. Ogni singola persona viene vista da un punto di vista olistico ed è l'infermiera stessa a decidere quale terapia applicare: Reiki, Healing Touch (tocco di guarigione), Therapeutic Touch (tocco terapeutico), musicoterapia o visualizzazione.
Le persone che si rivolgono al Women's Care non hanno bisogno dell'impegnativa, tutte le visite sono a pagamento. Incoraggiamo fortemente le donne di usare Reiki prima e dopo interventi chirurgici e, se lo desiderano, le aiutiamo a prepararsi per l'operazione. Uno dei consigli che diamo è di utilizzare Reiki. Non è possibile dire a parole quanto Reiki ha completato la gamma delle cure energetiche che offriamo, era davvero il "tassello mancante".
Per molti anni non c'è stato nessun protocollo scritto che disciplinasse trattamenti energetici come Reiki. Ho sempre considerato che questi trattamenti faccessero parte delle cure infermieristiche. L'agosto scorso ho chiesto a una delle infermiere, Mone Sonkens, di scrivere un codice di comportamento per quanto riguarda l'utilizzo del Reiki nel nostro reparto. Mona ha lavorato nei comitati per le politiche e procedure negli ospedali per 14 anni. Mona ha scritto il protocollo, che ho redatto e addottato come codice di comportamento del nostro reparto.
Suggerirei agli altri ospedali di fare ciò che abbiamo fatto noi? Preferirei chiedere come si può mettere in discussione il fatto che offriamo Reiki.
Reiki ha dato un valore aqggiunto ai nostri trattamenti energetici che non si può descrivere, si può solo sperimentare. Reiki era davvero il tassello mancante, ha aggiunto la componente spirituale al processo di guarigione che mancava nelle altre pratiche.
Io credo che Reiki abbia il suo spazio negli ospedali se vogliamo davvero che siano luoghi in cui si guarisce. Grazie all'aiuto che dà ai nostri pazienti, Reiki ha creato, da solo, il suo spazio nel nostro ospedale.
Janny E. Adkins
Janny Adkins è Reiki Master e Karuna® Reiki Master; Dirigente al Women’s Care, St. Luke’s Hospital Cedar Rapids, Iowa.
Visita il suo sito al www.twelveraysoflight.com oppure mandale un e-mail al TwelveRays©aol.com.
Per maggiori informazioni su quest'argomento, visita il nostro nuovo sito Reiki negli ospedali al Reiki in Hospitals Support Group.