Articolo tratto dalla rivista Reiki Magazine Italia nr. 3 – Agosto/Settembre 2003
di Lida Perry
Negli ultimi 14 anni ho lavorato come consulente e supervisore presso la Lega Italiana per la lotta contro i Tumori di Milano, ed anche all'Istituto Tumori, sempre di Milano
Da quando sono diventata Maestra di Reiki 10 anni fa, ho sognato e sperato che Reiki potesse entrare tra quelle mura in cui la sofferenza, il dolore e la morte sono presenti, tangibili e concreti, in quel decennio ero consapevole che questo mio sogno/progetto avrebbe avuto il suo tempo di gestazione, e che Reiki avrebbe fatto muovere l'energia quando sarebbe stato il momento più opportuno e favorevole.
Infatti l'anno scorso una collega psicologa ed allieva di Reiki, che lavorava nella divisione di Psicologia dell'Istituto Tumori, ha proposto, all'interno di un progetto molto innovativo, un trattamento di Reiki a circa una dozzina di pazienti neoplastici. Il nome di questo programma è "Progetto Ulisse" e si propone alcuni scopi. Nella prima parte informativa si tratta della conoscenza del corpo umano e della malattia, con le sue cure ed effetti collaterali. Nella seconda ci si propone di dare un supporto psicologico, con scambi di riflessione sull'esperienza della malattia, e con l'utilizzo di terapie psico-corporee, recuperare un buon rapporto col corpo, spesso violato da interventi altamente invasivi. Il lavoro in questa fase, è mirato ad aumentare nei pazienti la consapevolezza delle emozioni e dei sentimenti che la malattia provoca loro, ed a ritrovare nel gruppo supporto e relazioni significative.
Il trattamento di Reiki viene inserito nella parte del programma che presenta tecniche di rilassamento, visualizzazioni e specialmente un contatto corporeo non medico e doloroso, ma piuttosto un tocco che possa lenire e curare. Questi momenti possono aiutare i pazienti a risanare lo shock fisico provocato sia dagli interventi chirurgici, che dalla chemioterapia, e possono così riavvicinarsi al proprio corpo che spesso viene visto e vissuto come qualcosa che li ha traditi e che trasmette loro angoscia.
Così nell'aprile del 2002 sono stata contattata per portare alcuni miei studenti di Reiki all'Istituto Tumori, per trattare i pazienti che partecipavano a questo programma e fare loro un trattamento completo.
Si è deciso di non spiegare e di non raccontare quello che è Reiki, per non condizionare i commenti dei pazienti, ma di presentare il trattamento come un momento di profondo rilassamento, e di raccogliere le condivisioni dopo.
Il trattamento di Reiki viene inserito nella parte del programma che presenta tecniche di rilassamento, visualizzazioni e specialmente un contatto corporeo non medico e doloroso...
Eravamo tutti molto emozionati e subito, appena iniziato il trattamento, nella sala sono calati un silenzio ed una pace tangibili.
Quello che però mi ha colpito profondamente, è stata la sensazione di tenerezza e di calore che emanava da tutti noi ed impregnava la stanza, sensazione che è stata poi confermata dalle condivisioni degli infermieri coinvolti col progetto, che si erano fermati ad assistere, ma non partecipavano al trattamento e non conoscevano Reiki.
Dopo il trattamento che è durato per più di un'ora, tutti abbiamo formato un cerchio per accogliere le condivisioni coi pazienti, ecco alcune testimonianze molto significative.
Una paziente ha detto: "Mi sono sentita privilegiata per aver potuto partecipare. Mi sono resa conto di aver trascurato me stessa e di aver sacrificato il mio corpo, come per castigo per tutto ciò che mi è successo. Ho capito che devo amarmi di più ed ascoltare di più i miei bisogni."
Un paziente molto commosso ha detto: "Durante il trattamento ho avuto una sensazione corporea molto piacevole, le mani sugli occhi davano l'impressione di avere un amico vicino che condivideva i miei problemi, la mente andava per conto suo, volava alta ed il corpo si rilassava. Ho recuperato una visione di tutto quello che mi è successo molto positiva ed ora posso andare a casa come una persona normale."
Un'altra paziente, racconta come durante il trattamento abbia sentito calore ed energia che le invadevano il corpo. Le veniva da piangere pensando che all'Istituto si potesse offrire una cosa così bella e piacevole. Ha pensato che questa esperienza e le sensazioni provate fossero opera di Dio.
Altre hanno descritto l'esperienza in termini di sensazioni forti nei punti del corpo colpiti dalla malattia, altri hanno avuto un'immagine comune, quella del mare dove al posto dell'acqua vi era la luce che ondeggiava e li avvolgeva. Ma la sensazione riportata frequentemente è stata quella di serenità, amore ed energia che fluiva dentro il corpo.
Altri ancora hanno raccontato di forti emozioni: una paziente nella sua condivisione ha detto di aver sentito un gran conforto nell'avere qualcuno che si stava occupando di lei. Con Reiki si è sentita una grande forza dentro, e finalmente ha potuto piangere lacrime liberatorie: pensava di non essere più capace.
Dopo queste condivisioni non vi è stato più bisogno di spiegare o parlare di Reiki. I pazienti avevano colto attraverso l'esperienza del trattamento, tutti gli aspetti fondamentali di Reiki.
L'Energia Universale passando attraverso le nostre mani è andata a toccare, ed ha portato consapevolezza alle loro necessità più profonde, che fossero fisiche, emotive, energetiche o spirituali.
Le parole non riescono ad esprimere come questa esperienza mi abbia profondamente toccata. Vi è tutta la meraviglia di aver assistito ad un processo che ha toccato tutti i pazienti, per il loro bene più alto, e vi si trova il rispetto per il sistema Usui di risanamento naturale.
Il nostro coinvolgimento nel "Progetto Ulisse" all'Istituto Tumori di Milano continua. La nostra presenza, o meglio Reiki, è diventato un elemento importante del programma, e siamo ritornate ogni volta che il progetto è stato offerto, e continueremo a fare i trattamenti ai pazienti, avendo fiducia nell'energia di Reiki che ci porterà dove è importante che sia presente.
Chi è Lida Perry
Lida Perry ha condotto gli studi negli Stati uniti d'America, conseguendo la Laurea in Psicologia della Comunita' e un Master in Amministrazione dei Servizi Psico-Sociali con una speciale attenzione alla formazione del personale.
Ha conseguito il diploma di Practicioner di P.N.L. Ed e' maestra di Reiki.
Ha lavorato e studiato con i maggiori esponenti della psicologia umanistica, precursori negli anni '70 in California, sperimentando varie tecniche del movimento Human Potential.
Nel suo percorso esperienziale e professionale diventa fondamentale l'incontro con Leonard Orr che la conduce alla scelta del Rebirthing Integrativo come metodo formativo da diffondere per la crescita personale e spirituale.
Tornata in Italia negli anno '80 si perfeziona lavorando con i capiscuola: Sondra Ray,Jim Leonard e Phyl Laut e approfondisce la conoscenza ed esperienza con il lavoro sul respiro e sulla comunicazione.
Questo percorso porta a fondare l'Istituto nel quale insegna Rebirthing Integrativo condividendo la sua esperienza personale e continuando cosi' nel suo processo di crescita segnata da tappe di evoluzione e arricchimento.
Oggi l'Istituto Internazionale di Rebirthing Integrativo da lei diretto è il punto di incontro di tutti coloro che vogliono sperimentare il Rebirthing perche' mossi da una motivazione di crescita personale e di formazione professionale.
L'alta professionalita' di Lida Perry associata al suo grande desiderio di apprendere e condividere nuove esperienze, rende i suoi corsi piacevoli e stimolanti per ricercare fonti sempre piu' ampie per una qualita' di vita elevata ed integra.
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