Chi soffre di allergie e/o asma già ha la vita dura in questo periodo, se poi ci si mette anche l’effetto serra e i cambiamenti climatici in atto a complicare le cose, allora la situazione può diventare insostenibile.
Ed è proprio il cosiddetto “global warming”, ovvero il riscaldamento globale, il principale accusato di aver allungato la stagione dei pollini, di creare più ozono nell’aria e un ambiente più consono allo sviluppo incontrollato di insetti.
Lo studio, condotto dall’Allergy, Asthma and Immunology Center de l’Alaska, ha evidenziato come queste condizioni climatiche avranno un effetto deleterio sulle persone che già soffrono di allergie e problemi respiratori, ma anche che potrebbe aumentare il numero anche tra coloro che ancora non hanno di questi problemi.
Il dr. Jeffrey Demain, direttore del AAICA e professore associato presso l'Università di Washington, ha dichiarato che «il cambiamento climatico provocherà effetti in tutti i settori. Queste modifiche comporteranno l’aumento del numero di persone che soffrono di allergie e asma».
In paesi come l’Alaska i cambiamenti climatici sono più evidenti che in altri: l’aumento della temperatura media, ad esempio, causa uno scioglimento precoce dei ghiacci e neve che ha come conseguenza un anticipo della stagione dei pollini. «In aggiunta alla maggior durata della stagione dei pollini, la vita di piante e alberi cambia con la temperatura più calda. Si è stimato che il 90% della Tundra alaskana sarà foresta entro il 2100, e che i tipi di alberi più comuni stanno mutando» ha aggiunto Demain.
Secondo i ricercatori il cambiamento climatico ha causato non solo un prolungamento della stagione di pollini, ma anche un aumento del numero di questi nell’aria, nonché un aumento del numero di insetti che possono scatenare allergie e il livello di ozono che è collegato con i disturbi di tipo asmatico.
Il dr. Demain auspica che si possa ancora intervenire per salvare il pianeta da questo problema adottando politiche ambientali adeguate contando anche sulla partecipazione attiva dei cittadini per ridurre le emissioni nocive.
(lm&sdp)
Fonte
questo oggetto è tratto da Da Cuore a Cuore
( https://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.124 )