L’Associazione medica italiana di omotossicologia (Aiot) ha reso noto che il Governo britannico ha assunto una posizione favorevole rispetto ai trattamenti omeopatici, in risposta a un documento del Science and technology committee (Stc) del parlamento britannico che ne chiedeva la rimozione dalla copertura della sanità pubblica. Nei primi mesi dell’anno, infatti, la commissione parlamentare britannica ha deliberato un documento (Evidence Check 2: Homeopathy) in cui i prodotti omeopatici sono stati paragonati a trattamenti placebo. L”Aiot ha, invece, fatto sapere che «in un articolato documento il Governo risponde punto per punto al report del Stc, e – pur sottolineando la necessità di procedere nella validazione degli strumenti terapeutici solo in base alle evidenze scientifiche – afferma di voler mantenere immutata la propria posizione in merito al ruolo dell’omeopatia nel National health service». Tra i punti fermi riportati: la necessità di informare i pazienti in modo adeguato per poter garantire il diritto a compiere una scelta consapevole; se medico ritiene che un trattamento omeopatico sia il più idoneo, il Servizio sanitario deve fornirlo al paziente; il Regno Unito, come tutti gli stati membri, deve rispettare le regolamentazioni dell”Unione Europea, che con una propria Direttiva vincolante del 2004 ha parificato i farmaci omeopatici a quelli di sintesi chimica. «Il Governo britannico» prosegue la nota Aiot «crede che il metodo più efficacie per assicurare esiti di qualità, soddisfazione del paziente e un utilizzo appropriato dei fondi del Nhs sia garantire un”informazione adeguata». (fonte farmacista33)
Fonte
questo oggetto è tratto da Da Cuore a Cuore
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