ROMA
Quando gli altri provano dolore ci trasmettono la loro sofferenza permettendoci di provare empatia nei loro confronti. Alla base di questa sintonia ci sarebbe un rete rete neurale formata dai neuroni della corteccia sensoriale e di quella motoria. Solo quando queste due aree entrano in sincronia capiamo le sofferenze altrui.
È la scoperta di Viviana Betti e Franca Tecchio dell’Ospedale Fatebenefratelli - Isola Tiberina, sotto la guida del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISTC), pubblicata sulla rivista Journal of Neuroscience.
I ricercatori hanno usato un magnetoencefalografo (MEG) per studiare l’attività del cervello di un gruppo di volontari mentre questi osservavano la mano di una persona che veniva punta in profondità da un ago.
È emerso che la reazione del loro cervello è stata l’innescarsi di un canale di comunicazione tra i neuroni della corteccia sensoriale e di quella motoria.
L’osservazione del dolore altrui fa aumentare l’accoppiamento tra le due regioni cerebrali nell’osservatore, concludono gli autori del lavoro, ad indicare che l’attività di reti funzionali più che di singole aree permette la risonanza empatica con l’altro.
Fonte
questo oggetto è tratto da Da Cuore a Cuore
( https://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.306 )