Per non dare farmaci inutili ai bambini serve una diagnosi oggettiva. Una tecnica basata sull'elettroencefalografia promette di riuscirci.
[ZEUS News -
www.zeusnews.com - 27-05-2009]
"Molti dei metodi per diagnosticare i disturbi cerebrali, come quello da deficit dell'attenzione e iperattività (ADHD) si basano su interviste fatte con carta e penna, il che è molto lontano da ciò che sappiamo del cervello". Così dice Moshe Bar, neuroscienziato del Martinos Center della Harvard Medical School.
Per questo presso l'ElMindA si sta sperimentando un'analisi che, basandosi sull'attività elettrica del cervello analogamente a un tradizionale elettroencefalogramma, pare dare buoni risultati nel riconoscere i disturbi.
"Abbiamo scoperto degli schemi di attività che sono unici per ogni stato specifico del paziente" spiega Amir Geva, fondatore di ElMindA. Questa strada permetterà di arrivare a diagnosi precise e basate su elementi oggettivi, verificabili tramite degli strumenti.
Uno degli scopi di queste ricerche è razionalizzare l'uso dei farmaci, specie nei confronti dei bambini: "Ci sono molti bambini che prendono il Ritalin senza una diagnosi oggettiva e molti adulti che non lo prendono anche se ne trarrebbero beneficio" spiega Geva.
Fonte
questo oggetto è tratto da Da Cuore a Cuore
( https://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.170 )