Prima facciamo un patto: noi vi raccontiamo una cosa, però poi non vi mettete a togliere le lampadine da casa pensando di fare “tutto da soli”. Alcuni ricercatori giapponesi, infatti, hanno scoperto che il corpo umano emette luce. E senza necessariamente farsi un bagno d’uranio.
Scherzi a parte, il nostro corpo è in grado di emettere luce visibile, anche se in quantità tutto sommato trascurabili: circa mille volte in meno di quella a cui i nostri occhi iniziano a percepirla. Così, per condurre la ricerca, i nostri amici orientali hanno utilizzato delle speciali videocamere, così sensibili da essere in grado di individuare anche un singolo fotone. A questo punto, hanno puntato le videocamere verso cinque volontari maschi, posti in stanze oscurate 20 minuti ogni 3 ore, dalle 10 del mattino alle 10 di sera. Così si è scoperto che la luminosità del corpo varia sensibilmente durante il giorno, con il picco minimo alle dieci del mattino, a quello massimo alle quattro del pomeriggio. E questo, spiegano i ricercatori, si giustifica legando il fenomeno alle attività metaboliche dell’organismo. Insomma, questa luce sarebbe scatenata dalle numerose reazioni chimiche che avvengono all’interno del nostro organismo.
La parte più luminosa del corpo? La faccia, come è evidenziato proprio dalle riprese effettuate. In questo caso dipende dai pigmenti cutanei, ricchi in melanina, una sostanza che ha dei componenti fluorescenti che aggiungono luce a quella generata per via metabolica. Hitoshi Okamura, biologo della Kyoto University, afferma che la distribuzione della luminosità, proprio per via del legame col metabolismo, potrebbe essere utilizzata per rilevare alcune patologie. E chissà, magari pure per distinguere gli alieni dagli umani. Ricordate, sono in mezzo a noi…
Online editing di Isabella Panizza Cutler
Fonte
questo oggetto è tratto da Da Cuore a Cuore
( https://www.dacuoreacuore.it/e107_plugins/content/content.php?content.256 )