E’ fissato a metà novembre l’avvio della campagna di vaccinazione contro l’influenza A/H1N1 in Italia. Lo rende noto il ministero del Welfare. La data è stata decisa nella riunione del tavolo permanente delle cure primarie territoriali del 20 agosto scorso.La strategia è stata tracciata nella riunione del Tavolo permanente delle cure primarie territoriali del 20 agosto scorso, come rende noto il comunicato sul sito della Fimp.
“Il ritardo del picco - dichiara Mele - ha consentito anche di guadagnar tempo in attesa della produzione del vaccino specifico. L’offerta di tale vaccino è estremamente inferiore alla domanda. L’intenzione è quella di vaccinare il 40% della popolazione al di sotto dei 65 anni di età. La distribuzione a livello regionale terrà conto di tali percentuali ed avverrà sulla base dei criteri di popolazione residente”.
“Il vaccino non sarà disponibile in farmacia - precisa Mele - Si è saputo inoltre che sarà privo di bugiardino e sarà multi dose, dieci dosi per fiala. Sarà un vaccino adiuvato con MS 59“.
L’adiuvante MS 59 pare essere un derivato dall’MF 59 della Chiron (controllata Novartis), ideato per la guerra del golfo e modificato per l’influenza aviaria H5N1. Gli effetti dei coadiuvanti sono così distruttivi per il corpo umano che alcuni esperti della sanità dicono che i coadiuvanti fanno parte della nuova generazione di armi biologiche o farmacologiche. Immunologi hanno riconosciuto per decenni che una dose microscopica anche di poche molecole di coadiuvante iniettato nel corpo può causare disturbi al sistema immunitario ed è noto sin dal 1930 che i coadiuvanti di base di olio (MS 59) sono particolarmente pericolosi, questo è il motivo per il quale il loro uso è stato limitato agli esperimenti con gli animali.
Gli adiuvanti possono rompere ‘la tolleranza,’ il che significa che è possibile disattivare il sistema immunitario nella misura in cui essa perde la sua capacità di distinguere ciò che è ‘auto’ da ciò che è straniero. Normalmente, il sistema immunitario ignora i componenti del proprio corpo. Gli immunologi la chiamano ‘tolleranza.’ Ma se succede qualcosa che interrompe la tolleranza, il sistema immunitario diventa inesorabilmente autodistruttivo, attaccando l’organismo che è chiamato a difendere.
Fonte
questo oggetto è tratto da Da Cuore a Cuore
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