顶天立地 Dǐng tiān lì dì – La testa in Cielo, in piedi sulla Terra.
Dǐng tiān = Dǐng, spingere la testa verso l’alto – tiān, Cielo.
Il punto Baihui spinge verso l’alto, nel vuoto di un bellissimo cielo azzurro.
Per gli antichi maestri cinesi, grandi osservatori del Cielo, dei movimenti di pianeti e costellazioni, le cose e gli esseri viventi, nati tra Cielo e Terra, erano anche permeati delle loro energie.
Il corpo dell’uomo è essenza del qi di Cielo e Terra, per vivere una buona vita, è necessario adattarsi e armonizzarsi a questo ordine naturale: il Cielo, un principio ordinato, rappresenta il Dao, la via da seguire.
Nel Zhìnéng Qìgōng quando un praticante pensa al vuoto di un bellissimo Cielo azzurro, è consapevole che il cielo azzurro contiene il Qì per nutrire, accrescere ogni cosa, e questo pensiero aumenta la vitalità, infonde benessere e vigore.
Lì dì = entrare nella Terra, simile a quando i contadini arano la Terra.
I piedi entrano nella profondità del vuoto della Terra, ed i piedi del praticante non sono più sul pavimento o sulla superficie della Terra.
Il praticante si mette al posto della Terra ( dì) e diventa la Terra, diventa quello spazio vuoto pieno di Qì.
La sua mente connette il Qì umano al Qì del vuoto, diventa Uno per unirsi e trasformarsi con l’intero Universo, questo è il processo chiamato Hùnhuà, che rappresenta la base per praticare ” Ren tiān Hùnhuà”:
Ren, uomo, 混化 – Hùn significa fondere e Huà trasformare.
Ecco che i limiti del Cielo e della Terra scompaiono, l’essere umano si fonde con lo spazio del mondo naturale: CIELO, UOMO, TERRA, formano un insieme olistico.
Pensare in questo modo, permette al praticante di percepire il Qì in un modo molto più forte, e pronunciare questa frase all’inizio della pratica significa fondersi, trasformarsi, e raccogliere l’Hùnyuán qì 混 元气 originario.