Tratto da Reiki-Alzheimer-Amor
TRADUZIONE di Maria Grazia Mauri
Quando mi domandano: cos’è Reiki?
Rispondo: Reiki è energia, è Luce, ma soprattutto è Amore.
E’ pura manifestazione dell’Amore, quando siamo di fronte ad un paziente con Alzheimer.
Un paziente con l’Alzheimer, è l’essere umano più percettivo e sensibile che puoi trovare. Egli può percepire tutte le tue emozioni e manifestarle di conseguenza.
Se è triste, stanco, e ti avvicini a Lui con paura, con fretta, nervoso, con Amore e non dubiti, lo sente. Il paziente con Alzheimer, è un bambino imprigionato nel corpo di un anziano.
Un bambino introverso, iracondo, a volte birichino e giocherellone. La sua unica ansia è Amore-comprensione ed Amore-attenzione.
Un bambino pieno di paure, silenzi, sguardi persi ed a volte intensi, alla ricerca di una ragione, un bambino che viveva in un mondo di luce, intelligente, sospettoso, “normale”, al quale si è improvvisamente spento il sole, ed è rimasto al buio.
E come ogni bambino che rimane solo, al buio, ed imprigionato in un corpo che non riconosce, è disorientato, ha paura, è incerto, ignora questa nuova situazione che a volte riesce a vedere e subito continua ad ignorare, un bambino che si perde nello spazio-tempo, con ricordi incompiuti.
Sono, per tutte queste caratteristiche, persone super sensibili e percepiscono Reiki in una maniera, si potrebbe dire, soprannaturale, esprimono una forma di percezione oltre il normale.
Sono tanto sensibili a Reiki che non appena appoggi le tue mani su di Loro percepiscono il caldo, si abbandonano a questa sensazione, e tornano ad essere molto teneri.
Non importa che livello di Reiki hai, pratica sempre con queste persone l’imposizione delle mani, li fa sentire amati, accettati, degni di attenzioni e compresi.
Se la persona si addormenta quando è supina, e hai il 2 Livello di Reiki, sfruttalo per lasciarla dormire, completa il trattamento a distanza. Altrimenti, svegliala, chiedigli di girarsi e continua sulla parte dorsale.
Man mano che avanzi col trattamento percepisci come quell’essere risponde amorevolmente alla terapia. Vedi come avvengono cambiamenti sottili, alle volte intensi nel suo comportamento, come per magia, (Magia Reiki, i periodi di ira si attenuano o spariscono). Come questo essere entra in uno stato di armonia interna.
L’Alzheimer, è una demenza neurovegetativa primaria, irreversibile e progressiva. E’ uno stato nel quale il paziente non può smettere di prendere le sue medicine.
Quello che si ottiene con Reiki è migliorare, si potrebbe dire all’80 % la qualità di vita del paziente e del suo ambiente familiare.
In questi casi elargire la Reikiterapia sia al paziente che al parente che lo cura, l’ideale sarebbe che questa persona avesse Reiki, in quanto la durata del trattamento è per tutta la vita.
Il Reiki infonde pace, allegria, armonia, si sentono amati, e durante la terapia è come se si accoccolassero al caldo nel ventre materno.
Per completare l’imposizione delle mani, pratico una volta alla settimana o ogni 15 giorni, koki ho (curare con la respirazione), respiro portando l’aria al Tanden, la trattengo per alcuni secondi e traccio sul palato il primo simbolo, dopodiché soffio nel chacra corona e visualizzo che scende verso la colonna vertebrale energizzando tutti i chacra, tecnica insegnata dal Maestro Arjava (Petter) nel secondo livello Reiki.
Come aiuto complementare suggerite alla famiglia di ammorbidirgli certe parti del corpo che si squamano con olio di mandorle dolci.
Questi esseri parlano molto poco, ma comunicano molto, si rendono conto, che in certi momenti la loro lucidità è opprimente, i silenzi sono assordanti e lo sguardo è il riflesso della loro anima che disegna sorrisi negli occhi.
Non sottovalutateli mai perché questi esseri incompresi sono capaci di leggere nei Vostri pensieri.
Graciela Moran
Reiki Master
Quito, Ecuador.