Traduzione a cura di: MARCO FORTI
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L’uso del Reiki per attenuare problemi comportamentali e di perdita della memoria in leggere disabilità cognitive e Alzheimer.
Fonte: The Journal of Alternative and Complementary Medicine
Using Reiki to Decrease Memory and Behavior Problems in Mild Cognitive Impairment and Mild Alzheimer’s Disease
Stephen E. Crawford, M.Sc.
Passamaquoddy Tribe at Pleasant Point, Perry, ME.
V. Wayne Leaver, Ph.D.
Walden University, Ft. Myers, FL.
Sandra D. Mahoney, Ph.D.
Walden University, Phoenix, AZ.
OBIETTIVI: Questo studio empirico esplora l’efficacia nell’uso dei trattamenti Reiki per migliorare deficienze comportamentali e di memoria in pazienti con leggere disabilità cognitive o affetti da lievi forme di Alzheimer.
Reiki è un antico metodo di guarigione con imposizione delle mani che si reputa sviluppato in Tibet 2500 anni fa’.
PROGETTAZIONE: Questo è uno studio quasi-sperimentale che compara i punteggi di due test diagnostici, l’Annotated Mini-Mental State Examination (AMMSE) ed il Revised Memory and Behavior Problems Checklist (RMBPC) prima dell’inizio della sperimentazione e dopo quattro settimane di trattamenti Reiki ad un gruppo di controllo.
PREPARAZIONE / LUOGO: I partecipanti sono stati trattati in locali forniti dal Pleasant Point Health Center nella riserva Indiana Passamquoddy.
SOGGETTI: Il campione include 24 partecipanti con punteggio AMMSE compreso tra 20 e 24.
Le caratteristiche demografiche del campione includono un range di età comprese tra 60 e 80 anni, con il 67% rappresentato da donne: Inoltre il 46% del campione è costituito da indiani americani e il rimanente da bianchi.
INTERVENTI: Dodici partecipanti sono stati esposti a quattro settimane di trattamenti settimanali di Reiki da due praticanti con livello di Reiki Master. Gli altri 12 partecipanti non hanno ricevuto trattamenti, fungendo da gruppo di controllo.
MISURAZIONI OTTENUTE: I due gruppi sono stati comparati sui punteggi ottenuti sull’AMSE e sul RMBPC sia prima che dopo la sperimentazione. I risultati hanno indicato incrementi statisticamente significativi nella funzionalità mentale (come dimostrato dai miglioramenti nei punteggi AMMSE), nella memoria e nel miglioramento dei problemi comportamentali (come misurati dal RMBPC) dopo i trattamenti Reiki.
Questa ricerca aggiunge informazioni ad uno scarno database di studi empirici sui risultati ottenibili con l’impiego del Reiki.
CONCLUSIONI: I risultati indicano che i trattamenti Reiki ben promettono per il miglioramento di certi comportamenti e problemi di memoria in pazienti con lievi disagi cognitivi e lievi forme di Alzheimer. Gli operatori socio sanitari possono offrire ai pazienti Reiki a basso costo o addirittura gratuitamente. Ciò si riflette in un significativo valore sociale in quanto potenzialmente viene ridotto il bisogno di medicinali e ospedalizzazione.