Quando inviamo Reiki a distanza ad una persona, di fatto, avviene un contatto fra l’essenza di chi invia Reiki e quella di chi riceve.
Gli effetti del primo e del secondo livello di Reiki si possono dimostrare e misurare anche con gli apparecchi della medicina tradizionale: per esempio, misurando la pressione a un iperteso prima e dopo il trattamento, oppure misurando il battito cardiaco prima e dopo un trattamento, ed altro ancora.
Il trattamento Reiki a distanza è una bellissima esperienza, il semplice “segreto” di questa tecnica è quello di operare con Amore e umiltà nei confronti di chi riceve il trattamento.
Con il secondo livello le distanze vengono annullate, anche se non conosciamo la persona che stiamo trattando, possiamo inviare Reiki a chi lo riceve nella sua totalità.
Grazie alle loro fotografie ad alta frequenza e dopo un lavoro di ricerca di molti anni, due scienziati Russi, Semjon e Walentina Kirlian sono riusciti a rendere visibili le impalpabili onde bioenergetiche del corpo umano, di una foglia e di altri oggetti.
La fotografia kirlian è quindi stata la prima metologia scientifica a dimostrare l’esistenza di qualcosa di più del semplice corpo fisico.
In questo video Roberto Pacini, referente per l’Italia della Fotografia Kirlian ,ci spiega cos’è l’effetto Kirlian e cosa si fotografa con la camera Kirlian
Le fotografie Kirlian che riporto qui sono state messe a disposizione da un praticante Reiki e pubblicate sul libro “Guarire con il Reiki” B.Muller – H.Gunther – Mediterranee, raffigurano il campo bionergetico di una mano PRIMA e DOPO un trattamento mentale di Reiki, effettuato soltanto per alcuni secondi alla testa.
La cosa più interessante, oltre all’effetto ben visibile, è che le foto sono state scattate a 5 minuti di distanza dall’invio del Reiki mentale!
Dopo aver scattato questa foto, l’operatore Reiki ha inviato alla persona un breve trattamento mentale (Luce e Amore) ad un uomo in posizione eretta.
In un trattamento Reiki a distanza chi riceve l’energia nella profondità del suo corpo, si ri-sintonizza con l’energia più coerente del Reiki; con la nostra mente, tramite il nostro pensiero, lanciamo un “gancio” a distanza, che ci connette e sintonizza con la persona ricevente, molto probabilmente l’energia è fornita su frequenze che sono adatte a quelle del corpo energetico umano, che può quindi assorbirla alle frequenze di cui è maggiormente carente.
“Qualcosa” cambia nel corpo di chi riceve Reiki, e cambia in pochissimo tempo, anche nell’invio a distanza.
Da Cuore a Cuore
Maria Grazia Mauri