Dalle ricerche scientifiche sappiamo che il nostro cervello è dotato della capacità di cambiare e di modificarsi in base alle nostre esperienze di vita, ed è anche in grado di migliorare la nostra vita, se gli chiediamo di farlo.
Si, la nostra vita può davvero migliorare usando le capacità della nostra mente, ma prima di tutto occorre la nostra volontà di cambiarla e metterla in campo. Per imparare a farlo è fondamentale metterci in pausa per trovare il tempo di riflettere, evitando reazioni impulsive e stereotipate, imparando nuove azioni e reazioni, allenandoci per apprendere, migliorare e cambiare.
La situazione attuale Italiana scatenata dal coronavirus ci sta imponendo una pausa, uno stop, ed occorre cambiare il nostro atteggiamento, il nostro modo di agire, dobbiamo farlo per evitare che il virus si espanda.
Uno studio ci informa che “L’ansia ci sposta a sinistra”, sappiamo che la paura indebolisce anche il nostro sistema immunitario, la situazione attuale ci richiede di essere centrati e calmi, di modificare il nostro modo di pensare, agire, essere: facciamolo tutti, se vogliamo essere utile all’Italia e agli Italiani, alla ormai nostra “zona rossa” e a chi è stato circondato…nel rosso. In questa fase di vita della nostra Repubblica, la situazione Italiana che stiamo vivendo può diventare un’occasione per trasformare un’emergenza in una gara di solidarietà, identificando e sostenendo un nuovo comportamento.
Un messaggio che mi hanno inoltrato su whats app, mi ha dato lo spunto per scrivere questo articolo (Grazie Anna).
Cambiamo il modo di vedere e di pensare:
Non sono più “io ho paura del contagio” oppure “io me ne frego del contagio, tanto non è niente, sono tutte frottole”, ma sono IO che preservo me e l’ALTRO.
Io mi occupo di me ed anche di te, quindi di NOI.
Io mi tengo a distanza da te per me ed anche per te, per proteggere me e te. Se non sono io in buona salute, non posso aiutare nemmeno te.
Io mi lavo le mani per me ed anche per aiutare te.
Io rinuncio a quel viaggio per me e per non trasmettere a te.
Io non vado al concerto per me e per te.
Io vado al centro commerciale per fare la spesa perché mi serve per vivere, tenendomi a giusta distanza da te.
Per me e per te.
Per te che sei dentro una sala di terapia intensiva.
Per te che sei anziano e fragile, la cui vita ha valore tanto quanto la mia.
Per te che stai già lottando per una malattia e non puoi lottare anche con questo.
Per tutti i medici e gli operatori sanitari che sono in prima linea e lavorano senza sosta per noi.
Alziamo lo sguardo, apriamo la mente e il cuore, facendo un passo indietro (per una volta), con l’accesa consapevolezza che lo stiamo facendo per solidarietà, anche se dobbiamo mantenere le distanze e questo non fa parte del nostro essere.
W l’Italia, W il bel paese e tutti gli Italiani, compreso chi non è Italiano ma ora si trova in Italia.
Ce la faremo, anche questa passerà.
La solidarietà cammina con la nostra volontà, al servizio della nostra nazione!
Da Cuore a Cuore
Maria Grazia Mauri